Warren Buffett avrebbe potuto essere la persona più ricca del mondo. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, l'oracolo di Omaha avrebbe, al 30 aprile 2025, un
patrimonio di quasi 400 miliardi di dollari, ben 67 miliardi in più di
Elon Musk che guida la classifica dei paperoni mondiali (
I 10 uomini più ricchi del mondo nel 2025).
Il motivo per cui il re del value investing non ha raggiunto la vetta è la sua generosità. In quasi 20 anni, Buffett ha donato azioni della Berkshire Hathaway - il conglomerato finanziario che guida - per oltre 60 miliardi di dollari, riportano gli analisti di Bloomberg. Se avesse mantenuto la partecipazione, oggi nessuno eguagliarebbe la sua ricchezza.
Per ragionevoli questioni di età, il 94enne miliardario si ritirerà dalla Berkshire a fine anno affidando il timone al suo successore Greg Abel. Si tratterà di un evento epocale, perché in pochi sono riusciti come lui a battere sistematicamente le performance dell'indice S&P 500 negli anni. Buffett ha però trasferito una cultura aziendale ben collaudata, che va al di là del denaro e che ha ribadito nelle lettere agli azionisti durante le assemblee annuali. In questa cultura si inserisce la filantropia.
Warren Buffett: l'importanza della filantropia
Negli anni passati, Buffett ha affermato di voler destinare in beneficenza il 99% della sua fortuna - rappresentata quasi esclusivamente dalle azioni Berkshire - alla sua morte. Per questo, negli ultimi due decenni si è impegnato attivamente donando regolarmente azioni a istituti benefici come la Fondazione Gates, dal cui Consiglio di amministrazione si è dimesso nel 2021. In particolare, ha creato nel 2010, insieme all'amico Bill Gates e alla sua ex-moglie Melinda French Gates, il Giving Pledge.
Si tratta di un'organizzazione che incoraggia le persone estremamente ricche a contribuire con la maggior parte del loro patrimonio a cause filantropiche. Tra i soggetti che ha attirato figurano personalità come Musk, il CEO di Meta Platforms Mark Zuckerberg e l'ex Amministratore delegato di Oracle Larry Ellison.
Lo scorso anno, in una lettera agli azionisti, ha fornito alcuni dettagli sulla fine che farà il suo patrimonio. In pratica, i suoi tre figli, Howard, Peter e Susie, dovranno donare le sue quote rimanenti, mentre la Fondazione Gates smetterà di ricevere donazioni. Cosa resterà ai figli non è chiaro, ma Buffett ha sempre sostenuto che la ricchezza generata dalle dinastie uccide la meritocrazia. Alla luce di tutto questo, il leggendario investitore ha affermato una volta che "i genitori estremamente ricchi dovrebbero lasciare ai figli abbastanza da poter fare qualsiasi cosa, ma non abbastanza da non poter fare nulla".
Ad ogni modo, sullo sfondo emerge la sua concezione della vita che lo spinge a dare "il giusto valore" al denaro e ad agire anche pensando agli altri. Per citare una delle sue innumerevoli massime, scaturita da un'intervista che Buffett fece a Fortune nel 2013, "se le persone da cui vuoi essere amato ti amano, sei una persona di successo".