Il presidente USA Donald Trump ieri ha annunciato la nomina di Stephen Miran, attuale presidente del Consiglio dei Consulenti Economici (Council of Economic Advisers - CEA), come membro temporaneo del Board della Federal Reserve. Miran sostituirà la dimissionaria Adriana Kugler.
Miran ricoprirà questo incarico fino al termine del mandato di Kugler, fissato al 31 gennaio 2026. Trump ha lasciato intendere che la nomina di Miran possa avere un carattere transitorio, mentre la ricerca di un candidato permanente per il ruolo continua.
Stephen Miran: un esperto vicino a Trump
Trump ha descritto Miran come un esperto economista che lo accompagna fin dall’inizio del suo secondo mandato, definendolo una figura di spicco nel mondo dell’economia e certo del suo successo nel ruolo alla Federal Reserve.
Miran arriva in un momento di forte dibattito sull’indirizzo della politica monetaria statunitense, con Trump che preme per tagli aggressivi ai tassi di interesse e che ha spesso criticato il presidente della Fed Jerome Powell, aprendo la strada a possibili figure “ombra” all’interno del FOMC che possano controbilanciare Powell.
Chi è Stephen Miran?
Nato nel 1984, Stephen Ira Miran è un economista americano con un solido background accademico. Si è laureato nel 2005 alla Boston University studiando economia, filosofia e matematica, e ha conseguito un PhD in economia ad Harvard nel 2010, con una tesi intitolata “Essays on household saving behavior and fiscal policy” sotto la supervisione di Martin S. Feldstein, uno dei più influenti economisti americani.
Nel corso della sua carriera, Miran ha lavorato come senior strategist presso Hudson Bay Capital Management e ha co-fondato Amberwave Partners, una società di gestione patrimoniale. Inoltre, è adjunct fellow al Manhattan Institute, un think tank noto per le sue posizioni economiche liberali e conservatrici.
Stephen Miran: esperienze nel governo e ruolo chiave
Miran ha ricoperto il ruolo di consigliere economico presso il Dipartimento del Tesoro sotto la guida di Steven Mnuchin dal 2020 al 2021, partecipando attivamente alla formulazione di politiche economiche durante la crisi legata alla pandemia Covid-19. È stato una figura centrale nella creazione del Paycheck Protection Program, volto a supportare le piccole imprese durante il lockdown.
Nel dicembre 2024, Trump lo ha nominato presidente del Consiglio dei Consulenti Economici, carica che Miran ha assunto ufficialmente a marzo 2025 dopo la conferma del Senato con un voto di 53 a 46, con tutti i repubblicani a favore e i democratici contrari.
Stephen Miran: posizioni economiche e politiche
Miran è noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell’attuale politica della Federal Reserve, specialmente riguardo ai massicci stimoli monetari introdotti durante la pandemia. Nel 2024 ha co-scritto un paper con Nouriel Roubini in cui si accusava il Tesoro di aver influito negativamente sull’inflazione manipolando la composizione del debito pubblico.
Il suo approccio è fortemente in linea con la filosofia protezionista di Trump. Ha sostenuto l’uso di tariffe come strumenti per ridurre i deficit commerciali e ha promosso strategie di rivalutazione valutaria per contrastare la sopravvalutazione del dollaro.
Nel suo saggio “A User's Guide to Restructuring the Global Trading System” ha delineato un piano, noto come "Mar-a-Lago Accord", per riformare il sistema commerciale internazionale attraverso tariffe e politiche monetarie coordinate.
Stephen Miran: il ruolo alla Federal Reserve
Se confermato dal Senato, Miran diventerà membro permanente del Federal Open Market Committee (FOMC), il comitato che decide la politica sui tassi di interesse. Il suo incarico includerà anche la supervisione della regolamentazione finanziaria.
La sua nomina è vista da molti come una mossa strategica di Trump per esercitare una pressione interna sulla Fed, considerata troppo prudente o lenta nell’abbassare i tassi. Con il mandato di Jerome Powell in scadenza a maggio 2026, Trump sta ancora valutando chi nominare come presidente permanente della Fed.
Tra i candidati in lizza figurano l’attuale governatore Christopher Waller, l’ex governatore Kevin Warsh e il direttore del Consiglio Economico Nazionale Kevin Hassett (Corsa alla Fed: Hassett e Warsh in pole position). La nomina di Miran deve ancora passare l’approvazione del Senato, attesa dopo la pausa estiva, ma ha già ricevuto apprezzamenti bipartisan, come quello di Tim Scott, presidente della commissione bancaria del Senato.
Nonostante la sua nomina possa essere vista come temporanea, l’arrivo di Miran alla Fed potrebbe segnare un cambio di tono nella politica monetaria, in linea con le ambizioni di Trump di rendere la Banca centrale più allineata alle sue visioni economiche.