Mary Barra è l'Amministratore delegato di General Motors (GM) dal 15 gennaio 2014. Appena assunta la carica, la top manager si è trovata a dover fronteggiare lo scandalo innescato da un difetto nell’avviamento delle auto: l'azienda aveva nascosto un difetto dell'interruttore di accensione che, durante la guida, avrebbe potuto far spegnere il motore e impedire l'azionamento degli airbag in caso di incidente.
Barra si è distinta per aver ammesso da subito il problema chiedendo scusa e richiamando ben 30 milioni di veicoli. La mossa è stata un chiaro esempio della personalità del soggetto, ma soprattutto di come andrebbero affrontati alcune questioni in un'azienda. General Motors infatti si è ripresa poi da quel brutto episodio che l'aveva messa in cattiva luce. In questo testo vedremo di saperne di più su Mary Barra, la prima donna CEO dell'industria automobilistica.
Mary Barra: biografia e carriera
Mary Teresa Barra è nata a Waterford, nel Michigan, il 24 dicembre 1961, da genitori di origini finlandesi. Il padre Ray Makela lavorava come operaio per la Pontiac, vecchio marchio del gruppo General Motors. Dopo aver completato gli studi alla Waterford Mott High School, Barra inizia a 18 anni a lavorare come apprendista alla catena di montaggio della GM per pagarsi gli studi in ingegneria elettrica alla Kettering University (allora General Motors Institute). Nel 1990 consegue un master in business a Stanford.
Tornata a lavorare alla General Motors, la brillante donna manager ottiene diversi posti di prestigio, tra cui quello di direttrice di uno stabilimento. Nel 2008 assume il ruolo di vicepresidente di Global Manufacturing Engineering, mentre l'anno successivo è vicepresidente del Global Human Resources. A febbraio del 2011 Barra è nominata vicepresidente esecutivo del Global Product Development, dove si mette in luce per le innovazioni del design di GM. Il grande salto avviene quando l'azienda attraversa il suo momento più difficile e l'ex presidente e CEO Dan Akerson annuncia la promozione di Mary Barra ad Amministratore delegato del gruppo. L'impatto non è dei migliori, in quanto nell'azienda e tra i critici serpeggia un certo scetticismo che una "donna dal peso leggero" (come veniva definita) possa risollevare l'azienda travolta da una crisi senza precedenti.
Barra però fa valere la sua personalità e prende alcune decisioni molto difficili. Intanto, si assume le responsabilità di fronte al Congresso USA riguardo il blocco di accensione dei veicoli. In secondo luogo, comincia ad attuare un razionamento dei costi tagliando gli asset poco redditizi. Al riguardo, nel marzo 2017 GM vende alla francese PSA le attività europee in forte perdita Opel e Vauxhall. In terzo luogo, l'azienda esce dai mercati russo, indiano e sudafricano, ridimensionando quello australiano e concentrandosi sulle aree più redditizie come quelle americana e cinese. In quarto luogo il business si focalizza sulle auto a benzina e si defila dalle berline di lusso come Cadillac e Chevrolet Impala, mentre apre le porte ai Suv e ai pick-up. Infine, Barra punta sull'auto elettrica lanciando la Chevy Bolt e investendo 1 miliardo di dollari nella start-up di guida autonoma Cruise Automation e 600 milioni di dollari per la piattaforma digitale per servizi auto Lyft, concorrente di Uber.
I risultati si vedono, perché
GM si è ridimensionata ma è diventata più redditizia, il che ha un impatto positivo notevole in Borsa. Un momento di alta tensione si è avuto nel novembre 2018, quando Barra annuncia la chiusura di 4 stabilimenti negli Stati Uniti e 1 in Canada, con il
licenziamento di 14 mila lavoratori. Lo scontro si accende con l'allora presidente degli Stati Uniti
Donald Trump, che minaccia GM di cancellare i sussidi governativi per i veicoli elettrici e di chiedere la restituzione del denaro pubblico elargito durante la crisi di anni prima. Minacce che però non hanno un seguito.
Intanto, ad agosto 2017 Barra è nominata membro del Consiglio di amministrazione della Disney. La carica si aggiunge a quella di membro dei Cda del Detroit Economic Club e del Detroit Country Day School. Inoltre, la manager fa parte del The Business Council e del comitato direttivo della Stanford University.
Vita privata e riconoscimenti
Mary Barra è sposata con Anthony Barra, conosciuto ai tempi dell'università, e la coppia ha due figli. La manager ha ricevuto il riconoscimento dalla rivista Forbes come seconda donna più potente del mondo nel 2018, mentre nel 2015 era la più potente secondo la classifica di Fortune. A settembre 2018, Barra ha ottenuto il premio Legend in Leadership dallo Università di Yale. Nel dicembre del 2016 ha anche fatto parte di un forum su vari temi economici creato da Donald Trump, dove venivano forniti consigli strategici. Tuttavia, Barra ha lasciato il forum già nell'anno successivo per alcuni attriti proprio con il tycoon.