Thomas Jordan: vita e carriera dell’uomo meno amato del Forex | Investire.biz

Thomas Jordan: vita e carriera dell’uomo meno amato del Forex

30 mag 2020 - 10:15

06 dic 2022 - 09:57

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Chi è Thomas Jordan? Perché è considerato l’uomo meno amato dagli operatori del mercato valutario? Ecco tutto quello da sapere sul Governatore della Swiss National Bank

Thomas J. Jordan è un economista e banchiere svizzero. È il Presidente del Consiglio di amministrazione della Banca nazionale svizzera, Presidente della Bank Counterfeit Deterrence Group Central, membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali e membro del Comitato direttivo del Financial Stability Board. Ecco la sua storia.

Thomas Jordan: carriera universitaria
Thomas Jordan è nato il 28 gennaio 1963 nella città di Biel/Bienne, un comune svizzero del Canton Berna, nella regione del Seeland. Ha studiato economia e studi commerciali presso l'Università di Berna, conseguendo la laurea nel 1989 e il dottorato nel 1993.

Nel corso dei tre anni trascorsi come ricercatore presso la Harvard University degli Stati Uniti, ha scritto una tesi di post-dottorato in materia di Unione monetaria europea prevedendo la crisi del debito sovrano e anche i fallimenti bancari, che alla fine sono accaduti. Nel 1998 è stato nominato docente presso l'Università di Berna e ne divenne professore onorario nel 2003.

Thomas Jordan: gli inizi alla SNB
Nel 1997 Jordan entra nella Banca nazionale svizzera come consigliere economico. Dopo due anni è stato nominato Vice direttore dell'unità Studi economici e, nel 2002, è diventato capo dell'unità di ricerca. All'inizio del 2004, è stato promosso Direttore.

Lo stesso anno il Consiglio federale svizzero lo ha nominato membro supplente del Consiglio di Direzione. In questa funzione, ha guidato l'unità dei mercati finanziari nel Dipartimento III (Mercato monetario e cambi, Gestione patrimoniale, Gestione dei rischi e Analisi dei mercati finanziari).

A partire da maggio 2007, è stato nominato membro del consiglio di direzione dal Consiglio federale. Allo stesso tempo, è diventato capo del dipartimento III (mercati finanziari, operazioni bancarie e tecnologia dell'informazione).

Da inizio 2010, il Consiglio federale lo ha nominato Vice Presidente del Consiglio di amministrazione e ha assunto la direzione del dipartimento II di Berna (stabilità finanziaria, liquidità, finanza e rischi).

Lo scandalo Hildebrand e la presidenza alla SNB
Il 18 aprile 2012, Thomas J. Jordan è stato nominato Presidente del Consiglio di amministrazione dal Consiglio federale e quindi anche capo del dipartimento I di Zurigo, a seguito delle dimissioni di Philipp Hildebrand, travolto dallo scandalo «die Dollar-Affäre» relativamente ad alcune transazioni private in valuta straniera. Jordan diventa quindi l'undicesimo Presidente della banca centrale svizzera dalla seconda guerra mondiale.

A sollevare dubbi sulla poca trasparenza degli affari di Hildebrand alcune operazioni finanziarie fatte da lui e dalla moglie Kashya e denunciate dal settimanale svizzero Weltwoche. Una delle transazioni sospette fu quella eseguita dalla moglie il 15 agosto 2011: una vendita di valuta per un importo di 500.000 dollari che, grazie all'azione della Banca Centrale sul mercato valutario, aveva fruttato alla coppia circa 75.000 franchi.


Thomas Jordan: l’uomo più odiato nel mercato Forex
Il 15 gennaio 2015 la Banca nazionale svizzera ha annunciato a sorpresa l’abolizione della soglia minima di cambio di 1,20 franchi per un euro, in vigore dal 6 settembre 2011. Anche perché, solo dieci giorni prima dell’annuncio, Jordan aveva dichiarato in un'intervista televisiva che la soglia minima era «assolutamente centrale» e irrinunciabile.

Lo stesso giorno, durante la conferenza stampa, Jordan ha spiegato che l'euro si era nettamente deprezzato rispetto al dollaro, portando a una perdita di valore del franco, contesto che ha portato la Banca nazionale ad arrivare alla conclusione che non era più giustificabile mantenere la soglia di cambio.

La mossa a sorpresa del Governatore ha lasciato i mercati in uno stato di profondo shock. Per questo motivo è stato soprannominato come “l'uomo più odiato nel mercato FX”. Quel giorno molti broker accusarono il colpo, con perdite che in alcuni casi sfiorarono centinaia di milioni di euro, causa l’enorme leva finanziaria che molti intermediari rendevano disponibile alla loro clientela.

Poco dopo l'annuncio, il cross EUR/CHF scese in modo drammatico, così come lo Swiss Market Index, che perse l'11%. Questa azione lo ha reso istantaneamente impopolare con gli esportatori svizzeri, rendendo i loro beni più costosi da acquistare all'estero.

La speranza di Jordan era che lo “stacco” del franco dall’euro e conseguente, prevedibile, fortissima svalutazione della valuta elvetica fosse almeno in parte bilanciata da un apprezzamento del rapporto tra biglietto verde e franco svizzero.

Ad oggi il commercio al dettaglio non si è ancora ripreso del tutto. Dal 2015, il giro d'affari stagna e per certe categorie di merce, come abbigliamento e calzature, si sono registrati netti cali ogni anno, così come per il turismo e la produzione di beni di nicchia.

Altri incarichi prestigiosi
Jordan è stato Presidente del Consiglio di amministrazione dello StabFund, il fondo di stabilizzazione della Banca nazionale svizzera, dalla sua fondazione nel 2008 fino alla sua chiusura nel 2013.

Thomas Jordan è membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali a Basilea e del Comitato direttivo del Financial Stability Board. È Governatore del Fondo Monetario Internazionale per la Svizzera, Presidente del G10 Central Bank Counterfeit Deterrence Group, dell'Advisory Board del Dipartimento di Economia dell'Università di Zurigo, nonché del Board of Trustees della ETH Zurich Foundation. È membro del Bellagio Group, un gruppo composto da circa 50 importanti rappresentanti della vita pubblica e del mondo accademico, che discutono dei problemi di attualità economica.

1 - Commento

gianfranco a.

gianfranco a. - 30/05/2020 13:01 Rispondi

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