Nel giro di poco più di un decennio,
ByteDance è passata dall’essere una startup sconosciuta nella vivace scena tecnologica cinese a diventare una delle società più influenti e valutate al mondo (
Società private: ecco le 10 di maggior valore al mondo). L'azienda è stata fondata nel 2012 da
Zhang Yiming, un giovane ingegnere del software con una visione chiara: sfruttare algoritmi avanzati di machine learning per trasformare il modo in cui le persone consumano contenuti digitali.
La storia di ByteDance inizia a Pechino, nel cuore della Silicon Valley asiatica, dove Zhang e un piccolo gruppo di colleghi cominciano a lavorare su un’idea che, all’epoca, sembrava piuttosto semplice: creare una piattaforma in grado di offrire contenuti personalizzati in base agli interessi degli utenti. Questo progetto dava vita a Toutiao, un’applicazione che aggregava notizie e articoli presentandoli individualmente a ciascun utente. L’obiettivo non era solo informare, ma capire i gusti di chi leggeva, anticipando ciò che avrebbe potuto interessare loro.
ByteDance: crescita esplosiva e l’arrivo di TikTok
Fin dai primi anni, ByteDance mostra una capacità rara di combinare tecnologia avanzata e profonda comprensione del comportamento digitale. Ma il vero punto di svolta arriva con l’idea di un social network di brevi video: nel 2016 ByteDance lancia Douyin in Cina, un’app che consente agli utenti di creare e condividere clip di pochi secondi. Il successo è immediato, e poco dopo nasce la versione internazionale con il nome di TikTok. Questo grazie anche all’acquisizione della piattaforma musical.ly nel 2017 per circa 800 milioni di dollari, integrata poi completamente in TikTok nel 2018.
TikTok è un grande fenomeno di marketing, ma anche la dimostrazione di come la combinazione di algoritmi predittivi e contenuti creativi possa catturare l’attenzione del pubblico globale. In pochi anni l’app supera il miliardo di utenti attivi al mese, diventando un punto di riferimento per creator, brand e pubblicità digitale a livello mondiale.
ByteDance: un ecosistema di prodotti e intelligenza artificiale
Oggi ByteDance non è solo TikTok. La società gestisce anche Douyin, la versione per il mercato cinese, e continua a sviluppare un’ampia gamma di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale: dal news aggregator Toutiao alle piattaforme di social media, passando per sistemi di recommendation sempre più sofisticati. L’AI è al centro della strategia di ByteDance, con investimenti che nel 2025 superano i 12 miliardi di dollari per potenziare infrastrutture, chip e modelli AI sia in Cina che all’estero.
Questa attenzione alla tecnologia non è casuale: ByteDance punta non solo a migliorare i suoi prodotti, ma a definire nuovi standard per l’interazione digitale. Gli algoritmi di raccomandazione, in particolare, non si limitano a presentare contenuti, ma apprendono in tempo reale le preferenze individuali, aumentando l’engagement degli utenti e creando un legame estremamente profondo tra la piattaforma e le persone che la usano.
ByteDance: valutazione e crescita economica
Nonostante un'età relativamente giovane, ByteDance si è affermata come uno dei giganti della tecnologia mondiale. Nel 2024 la società raggiunge valutazioni private molto elevate, tanto da superare i 300 miliardi di dollari secondo alcune stime di mercato, e in transazioni private recenti ha toccato quasi i 480 miliardi di dollari di valutazione stimata.
Uno dei segnali della forte posizione finanziaria di ByteDance è il programma di riacquisto azioni destinato ai dipendenti, lanciato nel 2025: attraverso questa operazione la società ha offerto ai propri collaboratori la possibilità di vendere le proprie quote. Questi programmi non solo rafforzano la fedeltà interna, ma servono anche a mantenere una valutazione robusta in vista di possibili mosse future sui mercati dei capitali.
Regolamentazione, geopolitica e TikTok negli Stati Uniti
Il successo travolgente di TikTok ha inevitabilmente attirato l’attenzione dei governi, in particolare degli Stati Uniti, preoccupati per la sicurezza dei dati e l’influenza straniera. Nel 2024 è stata approvata una legge che richiede a ByteDance di cedere la proprietà di TikTok negli Stati Uniti oppure affrontare un divieto dell’app nel mercato americano.
Negli ultimi mesi le trattative con potenziali gruppi di investitori statunitensi - capaci di prendere il controllo dell’algoritmo e dei dati - hanno guadagnato trazione, con l’amministrazione americana che ha espresso fiducia nel fatto che un accordo sia praticamente concluso. Questa dinamica geopolitica riflette le tensioni più ampie tra Cina e Stati Uniti sulle tecnologie critiche, sull’accesso ai dati e sull’influenza delle piattaforme digitali globali.
I piani per l’IPO: realtà o miraggio?
Per molti anni si è parlato della possibilità che ByteDance possa diventare una azienda quotata in Borsa, con un’IPO a Hong Kong, negli Stati Uniti o in entrambi i mercati. Tuttavia, la strada non è stata lineare. Già nel 2021, ByteDance aveva messo da parte i propri piani di IPO dopo che i regolatori cinesi avevano espresso preoccupazioni su questioni legate alla sicurezza dei dati e alla supervisione del settore tecnologico. La società, in quel momento, scelse di concentrarsi su conformità e crescita interna piuttosto che su un’immediata quotazione.
Negli anni successivi non ci sono state conferme ufficiali di un rilancio concreto dei piani di IPO: ByteDance resta una società privata. Quindi, nonostante alcune speculazioni di mercato sulla possibilità di un’offerta pubblica, fonti affidabili indicano che la società non ha ancora presentato documentazione ufficiale per una quotazione e continua a negoziare con i regolatori e gli stakeholder globali.