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Riunione BCE: Lagarde, tassi non hanno ancora raggiunto il picco

14 set 2023 - 11:05

14 set 2023 - 15:59

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La BCE ha annunciato un nuovo incremento dei tassi ma, ha detto Christine Lagarde, il costo del denaro non ha ancora raggiunto un picco

Dopo il comunicato con cui la BCE ha annunciato la nuova stretta che porta i tassi al nuovo massimo storico, indicazioni particolarmente interessanti sono arrivate dalla conferenza stampa in cui la presidente Christine Lagarde ha spiegato le decisioni prese nel meeting. 

 

Riunione BCE: cosa è emerso dal meeting e dalla conferenza stampa

Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%, con effetto dal 20 settembre 2023.

Per quanto riguarda il punto più interessante del comunicato stampa, quello relativo il picco sui tassi, Christine Lagarde ha rimarcato che due fattori che guidano l’azione della BCE, il livello di tassi ed il periodo di tempo necessario a spingere il prezzi in direzione del target del 2%, la BCE ora è maggiormente focalizzata sul secondo aspetto, “ma questo non vuol dire che abbiamo raggiunto un picco"

Nel comunicato della BCE era riportato che “il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”. 

Per quanto riguarda le stime:

  • 2023: inflazione al 5,6%, inflazione “core” al 5,1%, crescita PIL allo 0,7%;
  • 2024: inflazione al 3,2%, inflazione “core” al 2,9%, crescita PIL all’1%;
  • 2025: inflazione al 2,1%, inflazione “core” al 2,2%, crescita PIL all’1,5%. 

 

 

Riunione BCE: la diretta della conferenza stampa

 

15:41 - Aggiornamento mercati
Terminata la conferenza stampa di Christine Lagarde, l’Euro/Dollaro si attesta a 1,06662 (-0,59%), l’Euro Stoxx 50 sale dell'1,15% a 4.271,85 (era piatto all'inizio della conferenza stampa) ed il decennale italiano rende il 4,32% (dal 4,37%). 

15:40- Termina la conferenza stampa di Christine Lagarde
Come da copione, dopo circa un’ora la conferenza stampa di Christine Lagarde è terminata. 

15:35- Lagarde, prezzi delle commodity in focus
“L’inflazione alimentare è in calo ma è ancora in quota 10%, provocando grandi difficoltà per i consumatori. I rialzi avranno conseguenze sui prezzi, siamo attenti a monitorarne l’impatto”. 

15:32- Lagarde, outlook inflazione rivisto al rialzo in 23-24
“Dei tre fattori considerati dalla BCE (outlook inflazione, inflazione sottostante, trasmissione della politica monetaria), l’outlook di inflazione è stato rivisto al rialzo nel 2023-24 ed al ribasso nel ‘25. Lagarde cita il comunicato nel paragrafo in cui si dice che “al fine di progredire ulteriormente verso tale obiettivo, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE”.

15:26- Lagarde, focus sull’andamento delle retribuzioni 
"Con un mercato del lavoro in salute, le retribuzioni continuano a crescere anche se iniziamo a vedere alcuni segni di un contenimento. Monitoriamo con grande attenzione l’andamento delle retribuzioni". 

15:24 - Lagarde, trasmissione politica monetaria è sempre più veloce
"Per quanto riguarda la trasmissione politica monetaria, ci sono prove che questa stia accelerando. Oggi è ad un livello estremamente alto". 

15:20 - Lagarde, non vogliamo una recessione ma dobbiamo controllare prezzi
"Il nostro mandato, che prevede di assicurare la stabilità dei prezzi, prevede il restringimento delle condizioni monetarie. Quanto abbiamo fatto finora non è stato fatto per favorire una recessione, vogliamo contenere i prezzi per aiutare anche e soprattutto le persone in condizioni peggiori".

15:18 - de Guindos, sistema bancario solido
Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea, rimarca che se la vicenda Credit Suisse è stata assorbita senza problemi è perché oggi, rispetto al periodo Lehman, il sistema bancario è decisamente più solido. 

15:16 - Lagarde, rispetteremo mandato
"L’acquisto di credibilità passa per il rispetto del mandato che ci è stato affidato, quello di contenere la dinamica inflazionistica". 

15:14 - Lagarde, non possiamo dire che abbiamo raggiunto un picco nei tassi
"Livello di tassi e tempo necessario in cui i tassi resteranno a tale livello rappresentano i due elementi che guideranno la nostra azione". Come da comunicato “ il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”. "Il fatto che ora il focus si sposti sulla durata, non vuol dire che abbiamo raggiunto un picco". 

15:10 - Lagarde, l’economia ripartirà nel 2024
"Per quanto riguarda l’andamento dell’economia, il Pil è stato rivisto al ribasso (0,7% nel 2023, 1% nel 2024 e 1,5% nel 2025) in maniera consistente. Sulla base delle nostre proiezioni -continua Lagarde-  l’economia ha raggiunto il minimo e nel 2024 tornerà a scendere (anche se i dati sul Pil 2024 risentono di un 2023 debole)". 

15:08- Lagarde, tassi su livelli restrittivi finché necessario
Nel rispondere ad una domanda se i tassi abbiano raggiunto un picco, Christine Lagarde cita il paragrafo del comunicato stampa in cui si evidenzia che “le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione”.

15:04- Lagarde, maggioranza solida per nuova stretta
"Alcuni membri avrebbero preferito una pausa sui tassi per capire l’impatto di quanto fatto finora. Una maggioranza solida si è trovata d’accordo con la decisione presa". 

15:01- Lagarde, consenso su stime
"La decisione di alzare i tassi è stata presa utilizzando ed analizzando una grande mole di dati. Le nuove stime su Pil e inflazione ci hanno trovato d’accordo". 

15:01 - Iniziano le domande dei giornalisti

15:00 - Lagarde, inflazione troppo alta
"L’inflazione è troppo elevata e, stando alle stime, resterà a livelli elevati per troppo tempo". 

14:59- Lagarde, credito in riduzione
"Le condizioni monetarie vanno inasprendosi, le dinamiche del credito si stanno indebolendo". 

14:57 - Lagarde, rischi al rialzo per i prezzi
"Rischi per la crescita al ribasso mentre energetici ed alimentari potrebbero spingere al rialzo i prezzi. Attese al rialzo di salari e margini potrebbero spingere i prezzi nel medio termine". 

14:56- Lagarde, forti pressioni sui prezzi domestici
"Le pressioni sui prezzi domestici rimangono forti, alcuni indicatori sono aumentati, vanno monitorati". 

14:53- Lagarde, governi devono ritirare stimoli
Anche in questa occasione Lagarde invita i governi, in corrispondenza della fine della crisi energetica, a ritirare misure di sostegno. "Misure espansive rappresentano fattori rialzisti per l’inflazione". 

14:52 - Lagarde, settore servizi in indebolimento
"Anche i settori più resilienti, come quello dei servizi, si stanno indebolendo, ma il mercato del lavoro si conferma forte". 

14:50- Lagarde, nostre decisioni su dati in arrivo
"Christine Lagarde conferma che le prossime decisioni saranno prese sulla base dei dati in arrivo".

14:48 - Cosa succede sui mercati
In avvio di conferenza stampa, l’Euro/Dollaro quota in rosso di mezzo punto percentuale a 1,06731. L’Euro Stoxx 50 quota in parità a 4.225,85 punti (+0,06%) ed il decennale italiano rende l’4,37%. 

14:46 - Lagarde legge il comunicato della BCE
Come di consueto, la conferenza stampa inizia con la Presidente Lagarde che legge il comunicato stampa di presentazione della decisione. 

 

 

Riunione BCE: tassi salgono di altri 25 punti base, raggiunto il picco?

“L’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato”. Con questa motivazione la BCE ha annunciato di aver alzato di 25 punti base i tre tassi di riferimento: i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4%. 

Le proiezioni macroeconomiche di settembre formulate per l’Area Euro indicano un tasso di inflazione pari in media al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, per effetto di una revisione al rialzo per il 2023 e il 2024 e al ribasso per il 2025. “La correzione al rialzo riflette principalmente l’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia”, riporta la nota. Gli esperti della BCE hanno lievemente rivisto al ribasso le proiezioni dell’inflazione al netto della componente energetica e alimentare, vista in media al 5,1% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. 

“I passati incrementi dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo continuano a trasmettersi con vigore. Le condizioni di finanziamento si sono inasprite ulteriormente e frenano in misura crescente la domanda, che rappresenta un fattore importante per riportare l’inflazione all’obiettivo”. 

Per quanto riguarda la crescita economica, gli esperti della BCE hanno rivisto al ribasso le proiezioni, che dovrebbe attestarsi allo 0,7% nel 2023, all’1,0% nel 2024 e all’1,5% nel 2025. “Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione”.

Ma attenzione, perché c’è un passo del comunicato stampa che potrebbe preannunciare una pausa: secondo il Consiglio direttivo i tassi di interesse di riferimento potrebbero aver “raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”.

 

 

Riunione BCE: cosa attendersi dal meeting di oggi

Come abbiamo visto nell’articolo dedicato alle mosse che potrebbero essere messe in campo nella riunione di oggi della BCE (Riunione BCE 14 settembre: nuova stretta o pausa? Cosa aspettarsi), le diverse anime all’interno del board porteranno ad un compromesso. 

A luglio Lagarde ha detto che la decisione sarà dettata dai dati in arrivo ma, viste le indicazioni contrastanti arrivate negli ultimi giorni, le possibilità sono due: volendosi concentrare sull'indebolimento dell’economia simboleggiato dagli indici PMI servizi, il board opterà per una pausa, guardando ai dati sull’inflazione dovrebbe invece decidere di alzare il costo del denaro. 

Nel caso di una conferma dell’attuale livello dei tassi, l’anima “hawkish” della BCE, storicamente capitanata dalla Germania, pretenderà messaggi aggressivi in vista dei prossimi meeting dando luogo ad una “pausa hawkish”. 

Un incremento dei tassi di riferimento potrebbe invece essere accompagnato da un’apertura ad un periodo di riflessione più o meno prolungato. In questo caso invece ci troveremo a parlare di un "rialzo dovish". 

 

BCE: calendario e date delle riunioni e meeting 2023

 

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