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Le quotazioni dell'oro sono state vittima di una serie di vendite nella seduta di ieri. Vediamo i possibili motivi e l'analisi tecnica sul metallo prezioso
Nella sessione di ieri anche le quotazioni dell’oro sono state colpite dal sell-off che ha investito i mercati azionari, in una dinamica simile a quella a cui si è potuto assistere nelle ultime occasioni in cui si è fatta particolarmente forte la pressione dei venditori. Ciò accade a causa della necessità degli investitori di far fronte alle perdite degli asset rischiosi e dall’apprezzamento del dollaro USA.
I motivi dei recenti ribassi generalizzati sono da attribuire all’accelerazione dei contagi da Coronavirus, che secondo i dati del Center for Systems Science and Engineering della Johns Hopkins University ha infettato 31.322.314 persone in tutto il mondo. Ma vediamo ora le prospettive grafiche del prezioso per eccellenza, che sta mettendo sotto pressione alcuni livelli importanti.
Oro: analisi tecnica e strategie operative
Dopo essere state respinte dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 17 e 31 agosto 2020 e aver violato la trendline che collega i minimi del 18 marzo e 7 giugno 2020, le quotazioni dell’oro stanno mettendo sotto pressione il supporto statico di area 1.901,23 dollari l’oncia, lasciato in eredità dai minimi del 10 agosto 2020.
Insieme al livello dinamico ottenuto collegando i top del 25 agosto 2019 e 23 febbraio 2020, tale sostegno rappresenta la zona più importante nel medio periodo in quanto se dovesse subire una violazione permetterebbe ai venditori di spingersi verso la successiva zona di concentrazione di domanda a 1.747,67 dollari.
Quest’ultima area rimane quindi quella più interessante per la valutazione di strategie di natura long, specie considerando che la tendenza rimane orientata al rialzo e che l’importanza del livello è corroborata dal 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la gamba rialzista iniziata nella seconda metà di marzo 2020.
Si potrebbe quindi valutare un’operatività di stampo long da 1.750 dollari, con stop loss individuabile a 1.658 e obiettivo a 1.900 dollari. Nel breve periodo invece si potrebbe guardare a una strategia di matrice short da 1.897 dollari, con stop loss a 1.938 dollari e potenziale target a 1.850 dollari.