- EurJpy rivede quel supporto di 116 che dal 2019 sta contenendo regolarmente ogni spinta ribassista
- Lo spread tra bond giapponesi e tedeschi ai massimi dalla nascita dell'Euro e la tensione sui mercati finanziari continuano a supportare la divisa giapponese
- Per gli amanti del trading range EurJpy a 116 è un'occasione long, ma attenzione agli stop loss perchè...
Non ho visto in giro tanti articoli dedicati allo Yen ed alla sua capacità di essere difensivo nei momenti di tensione sui mercati come quella che stiamo vivendo. Un errore visto che dall’inizio dell’anno la divisa giapponese è stato il miglior investimento valutario per un europeo con un guadagno superiore al 4%. Superiore sia a Dollaro americano che a Franco svizzero fermi poco sopra il 3%.
E non ho visto nemmeno tante analisi tecniche focalizzate sull’importanza del livello di supporto raggiunto in queste ore da EurJpy, un diaframma al di sotto del quale per la stessa Eurozona i rischi comincerebbero a farsi elevati. Non a caso arriviamo all’appuntamento con il cruciale Consiglio Europeo dei capi di Stato con EurJpy sui supporti di 116. Tecnicamente non ci vuole molto a capire il perché questi livelli sono fondamentali.
EurJy: l'importanza di quel suppporto a 116
Dal 2019 ad oggi ogni volta che il mercato è andato a testare il livello di supporto di area 116 il cross è stato respinto. EurJpy ha rimbalzato sì ma formalizzando massimi sempre più decrescenti la cui inclinazione si è fatta via via più inclinata cappata dalla media mobile a 200 giorni di 120. Dobbiamo tornare ad aprile 2017 per trovare un livello più basso, ma sotto quello c’è praticamente il nulla fino a 109.50.
Il problema è che se allargassimo il grafico ci renderemmo conto che la tendenza rialzista di EurJpy ha già subito un duro colpo nel corso del 2019 quando fu violata al ribasso. Un return move capace solo di accarezzare la vecchia up trend line seguita dalla ripartenza del calo ben ingabbiato dalla media mobile a 12 mesi. Lo spread tra un titolo di Stato giapponese ed uno tedesco continua a rimanere attorno ai 50 punti base e non lontano dal massimo storico. L’appetibilità in termini di seppur modesto carry trade e il clima di incertezza non fanno altro che spostare capitali verso lo Yen, un contesto che stiamo vedendo anche e soprattutto nei cross che hanno per protagonista il mondo emergente.
Yen: da bene rifugio a investimento a doppia cifra
Lo Yen si sta rivelando un investimento non solo vincente ma anche in doppia cifra verso buona parte del mondo valutario. Se da inizio anno il guadagno sulla Sterlina è stato di “solo” l’8% (come anche rispetto al Dollaro canadese), rimanendo sempre nel mondo sviluppato non posso fare a meno di notare come verso australiano e neozelandese lo Yen fa +12% e verso Corona norvegese addirittura +21%. Ma è sul mondo emergente dove i movimenti tellurici sono stati molto forti. Rublo russo, Peso messicano, Real brasiliano e Rand sudafricano hanno tutti perso tra il 25% e il 38% dall’inizio dell’anno. Attenzione quindi al supporto di 116 su EurJpy. Gli amanti del trade sui supporti possono andare long ma un suo cedimento potrebbe provocare mosse telluriche sui mercati ben più forti di quelle viste finora.