Dopo aver messo al sicuro con lo stop in pari la posizione su NZD/USD descritta nell’ariticolo di ieri, oggi possiamo continuare ad operare sul mercato valutario esponendoci contro il dollaro americano. Il cambio dei cambi del Forex ci dà la possibilità di mettere le probabilità dalla nostra parte infatti, come vedremo in questa analisi.
La mia visione pro euro sul cambio euro-dollaro è suffragata da 3 indizi a nostro favore:
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Gli istituzionali stanno diminuendo gli short su Eur/Usd dalla settimana del 3 marzo ed il clustern point a 1,0880 è stato messo alle spalle dai prezzi. Prossimo livello d’attenzione 1,1220;
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Il Sentiment trading di Kimura Trading ci dice che il 73% dei trader retail è short e come sappiamo fare il contrario dei traders retail paga quasi sempre;
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Ichimoku sul timeframe H4 ha un’impostazione nettamente al rialzo e ci suggerisce che un ingresso a 1,095 puo permetterci di mettere uno stop di 110 pips e poter dormire sonni tranquilli.
Long Euro-Dollaro: come gestiamo la posizione?
Se tre indizi fanno una prova, da un punto di vista di trading va definita la gestionee della posizionee long sul cambio EURUSD. Si tratta di un trade che può darci un rapporto rischio/rendimento di 1/4: rischiando 110 pips possiamo ambire a portarne a casa 440.
Dal punto di vista grafico, il livello di 1,105 può essere una resistenza difficile da superare nel breve. Per questo nel momento in cui i prezzi toccano quel livello si può ridurre il rischio mettendo lo stop in pari e lasciando correre la posizione. Adottata questa accortezza il primo target della strategie di trading proposta lo fissiamo a 1,1220, prezzo dove passa un vecchio clustern point. Per i temerari ed amanti del gain 1,14 sarà invece il target finale.