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Dollaro australiano che rimane ben intonato nonostante le recenti turbolenze di mercato
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Il mese di luglio può rappresentare un periodo ancora adatto per essere lunghi di Aussie in vista del terribile (dal punto di vista stagionale) mese di agosto
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Gli hedge fund sono ormai prossimi al ritorno in posizione net long su Aud dopo due anni di view ribassista
Così come il mondo si sta già preparando ad una seconda ondata di pandemia, i trader valutari dovrebbero cominciare a guardare al mese di agosto con estrema attenzione per prepararsi ad un probabile ondata di vendite che stagionalmente tende a concentrarsi su local e commodity currencies.
L’indice che raggruppa le valute emergenti negli ultimi 20 anni è sceso ben 16 volte ad agosto e più o meno le stesse statistiche le ritroviamo sulle singole valute nazionali con punte di spiccata negatività sul Rand sudafricano. Lo stesso discorso può essere fatto per le valute più legate al mondo delle commodities. In particolare questo fenomeno riguarda il Dollaro australiano sceso sia contro Euro che contro Dollaro americano in ben 15 degli ultimi 20 anni.
Vero che manca ancora un mese all’appuntamento con l’ottavo mese dell’anno, ma meglio prepararsi ed impostare una strategia fin da ora in modo da essere pronti qualora il mercato offra dei picchi di forza di queste divise senza però forzare dei livelli tecnici chiave che segnalerebbero l’inversione di una tendenza ribassista in essere ormai da tempo.
Andiamo quindi a vedere il grafico di EurAud, protagonista di una corposa discesa dopo i minimi di marzo. Assieme al neozelandese l’Aussie è risultata la miglior valuta contro Euro nell’ultimo mese passando da 1.98 di marzo a 1.60 nel mese di giugno. Non c’è che dire, un trade short clamorosamente redditizio per chi l’ha cavalcato sfruttando un eccesso di sentimenti negativo presente sul mercato in quel momento.
Il cross è così tornato a ridosso di quella zona di prezzo di 1.60 che per tanti mesi nel corso del 2019 aveva impedito il cambio di passo alla divisa australiana. Un supporto particolarmente importante, ma che non può spingerci all’apertura di un trade long fino a quando non tornerà ad esser violata verso l’alto quella media mobile a 200 giorni che sta adesso facendo da resistenza ad ogni velleità bullish dell’Euro.
E del resto il ragionamento appare similare quando osserviamo AudUsd. Qui la media mobile a 200 giorni è stata lasciata già alle spalle dopo un altrettanto poderosa cavalcata da 0.55 a 0.70, ma proprio questo livello rappresenta l’ultimo baluardo prima del semaforo verde. Nel 2019 tante volte l’Aussie ha tentato di salire sopra questo livello per interrompere la sequenza di massimi decrescenti, ma senza successo.
Vediamo se in questo mese di luglio l’Aud riuscirà a spingersi oltre prima di essere risucchiato dalla negativa stagionalità di agosto. Gli hedge fund sul mercato futures sono ad un passo dal ritornare dopo oltre due anni net long di Aud. Sarebbe quello un segnale molto importante pro Aud. Naturalmente un ritorno sotto 0.667 sarebbe fatale per la moneta australiana consigliando l’apertura di posizioni ribassiste su AudUsd, ancora meglio se alla vigila dell’inizio di agosto.