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Investimenti: guardare allo scenario post Covid con i Certificati

23 nov 2020 - 14:30

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Le notizie sul vaccino anti-Covid hanno avvicinato il tanto atteso ritorno alla normalità innescando una rotazione settoriale sui mercati. Vediamo come investirci

Nelle ultime due settimane ci sono stati numerosi segnali positivi che hanno fatto vedere una timida luce in fondo al tunnel della pandemia di Covid-19. I risultati dei test dei vaccini di Pfizer e Moderna hanno fornito dati incoraggianti, con un’efficacia del 95% per il primo e del 94,5% per il secondo. Il 2021 potrebbe quindi essere l’anno in cui l’epidemia verrà debellata.

Sebbene l’economia si troverà a fare i conti con gli effetti della lotta contro due ondate del virus, è ragionevole pensare che il ritorno alla normalità possa portare ad una ripresa di quelle attività che fino ad oggi sono proibite o fortemente limitate e, di conseguenza, ad un ritorno ai consumi.

Proprio in tal senso, sui mercati si è assistito ad una rotazione settoriale con i titoli più penalizzati dai lockdown che sono tornati ad attirare l’interesse degli operatori e quelli legati alla “stay at home economy” che hanno iniziato ad arretrate. Emblematico in tal senso ricordare come gli indici di Borsa S&P 500 e Dow Jones abbiano segnato nuovi massimi storici, mentre il NASDAQ-100 ha messo a segno performance negative.

Oltre a questo, non dobbiamo dimenticare che tra i vari effetti della pandemia vi sono quelli relativi all’accelerazione di alcuni megatrend, tra cui quello relativo alla decarbonizzazione. La vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali USA e il Green Deal europeo sono due colonne portanti dell’accelerazione di tutte quelle tecnologie atte a ridurre l’inquinamento.

Tra queste un ruolo importante lo avranno le auto elettriche. Un recente studio di Deloitte mette in evidenza come le previsioni siano per un incremento delle vendite di veicoli elettrificati dai 2,5 milioni del 2020 ai 11,2 milioni del 2025, per poi passare a 31,1 milioni nel 2030. Questi mezzi arriveranno quindi ad occupare una quota del 32% del totale delle vendite di nuove auto. Cina ed Europa avranno una quota dominante di mercato, pari rispettivamente al 49% e al 27%.

Moderna, Carnival e Tesla: tre titoli per guadagnare dal ritorno alla normalità

Al momento i vaccini che hanno dimostrato la maggiore efficacia sono quello di Pfizer (95%), Moderna (94,5%) e del Centro Gamaleya russo (92%), con i primi due che sembrano attrarre ben più interesse da parte dei vari Stati. La differenza principale tra queste soluzioni è quella relativa alla conservazione: mentre il vaccino Pfizer necessita di una catena del freddo di -70 gradi, quello di Moderna rimane stabile per più di 30 giorni tra i 2,2 e i 7,8 gradi e per più di 6 mesi ad una temperatura di -15,5 gradi.

Come si sarà compreso, con questo farmaco i problemi di natura logistica vengono meno. Guardando al ritorno alla normalità e ad una ripresa dei viaggi e del turismo spinta anche da un possibile revenge spending, Carnival potrebbe essere tra i grandi vincitori del post pandemia, perlomeno a livello azionario.

All’annuncio di Pfizer del 9 novembre infatti, l’azienda che si occupa di crociere ha messo a segno la performance migliore dalla sua quotazione del 1987 segnando quasi un +40%. Per quanto riguarda Tesla, è da segnalare come l’azienda entrerà a far parte dell’indice S&P 500 dal prossimo 21 dicembre.

Con lo sbarco sul principale indice di Borsa a stelle e strisce, il titolo della società guidata da Elon Musk allargherà la sua base di potenziali investitori, e gli ETF indicizzati all’S&P 500 dovranno vendere azioni di società già all’interno dell’indice per circa 51 miliardi di dollari per riuscire a replicare correttamente il paniere.

Su queste azioni vi sono comunque pareri molto discordanti, in quanto diversi analisti sottolineano come si sia arrivati a valutazioni eccessive. Inoltre la storia mostra come tutte le aziende inserite nell’S&P 500 dal 1973 al 2018 abbiano sottoperformato il benchmark nel loro primo anno di negoziazione.

Per limitare il rischio associato a queste azioni senza sacrificare eccessivamente il rendimento ha attirato la nostra attenzione il Certificato Memory Cash Collect di Vontobel con ISIN DE000VP984S4 e sottostante un paniere formato da Moderna, Carnival e Tesla.

I dettagli del Certificato che mira alla sconfitta del virus

Il Certificato Memory Cash Collect di Vontobel con ISIN DE000VP984S4 è stato emesso sul mercato SeDeX di Borsa Italiana dallo scorso 12 novembre e permette di ottenere una cedola mensile di 3,50 euro se alle date di valutazione intermedie il prezzo di tutti i sottostanti è pari o superiore a quello della rispettiva Soglia Bonus. Il profilo di rendimento del Certificate è molto interessante, in quanto si parla di un 42% l’anno sul Prezzo di Emissione di 100 euro.

Sono tre le opzioni che caratterizzano la struttura di questo Memory Cash Collect:
  • Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
  • Opzione Autocallable: dal 17 maggio 2021 consente al Certificato di scadere anticipatamente nell’eventualità in cui, alle Date Per il Rimborso Anticipato tutti i sottostanti dovessero trovarsi ad un livello pari o superiore a quello del Livello Autocall, posto al 100% del Valore Iniziale.
  • Opzione Quanto: protegge dal rischio di cambio visto che tutti e tre i sottostanti sono quotati in Dollari USA

Vediamo ora i livelli da tenere monitorati per i tre sottostanti:
  • Moderna: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e Livello Autocall a 74,31 dollari; Soglia Bonus a 52,02 dollari; Barriera a 44,59 dollari.
  • Carnival: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e Livello Autocall a 17,22 dollari; Soglia Bonus a 12,05 dollari; Barriera a 10,33 dollari.
  • Tesla: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e Livello Autocall a 404,17 dollari; Soglia Bonus a 282,92 dollari; Barriera a 242,50 dollari.

Per tutti e tre i sottostanti, la Soglia Bonus e la Barriera sono rispettivamente poste al 70% e al 60% dello Strike iniziale. Alla chiusura del 18 novembre 2020, tutti i titoli del paniere veleggiano al di sopra del loro Valore Iniziale. Il Worst of è al momento rappresentato da Carnival, che veleggia al di sopra dello Strike del 2,15%.

Moderna e Tesla segnano invece un +19,62% e +20,4% in più rispetto al Prezzo di riferimento iniziale. Sia le condizioni per lo stacco della cedola che quelle per la scadenza anticipata sono al momento soddisfatte.

Alla scadenza prevista per il 10 novembre 2022 possono verificarsi tre scenari:

  1. Se tutti i sottostanti dovessero quotare più della rispettiva Soglia Bonus l’investitore incasserà i 100 euro di Valore Nominale, l’ultima cedola e gli eventuali premi non pagati;
  2. Se tutti i sottostanti dovessero quotare tra la Soglia Bonus e la Barriera l’investitore riceverà i 100 euro del Valore Nominale;
  3. Se invece tutti i sottostanti dovessero quotare ad un livello pari o inferiore a quello della Barriera, il Certificato inizierà a replicare la performance del titolo peggiore del paniere (Worst Of). Immaginiamo che a scadenza le azioni Carnival quotino a 7 dollari. In questo caso il risparmiatore incasserebbe 40,65 euro, calcolati così: [100 euro di Valore Nominale x (7 dollari del Prezzo di Riferimento Finale/17,22 dollari del Valore Iniziale)].


Performance in Borsa e analisi dei sottostanti

Guardando alle performance da inizio 2020, ai prezzi del 20 novembre 2020 le azioni Moderna hanno messo a segno un +399,03%, quelle di Carnival un -65,83%, mentre quelle di Tesla un +485,17%. Analizziamo ora i titoli del paniere da un punto di vista tecnico, prendendo come riferimento il grafico settimanale.

I prezzi di Moderna sono inseriti all’interno di una tendenza rialzista accelerata durante la seconda metà di aprile con la rottura della linea di tendenza che unisce i massimi di aprile 2019 a quelli di febbraio 2020. L’impulso è rallentato a maggio, con le quotazioni che hanno iniziato una fase lateral-ascendente.

Durante questa settimana i prezzi sono stati respinti dalla trendline ottenuta collegando i top di maggio e della terza ottava di luglio 2020, dando vita ad un grande pattern di Oops. Nel breve periodo, il titolo potrebbe quindi spingersi verso il supporto a 75,75 dollari per poi riprendere la corsa al rialzo.

Un segnale negativo si avrebbe nell’eventualità di una discesa al di sotto dei 59,7 dollari, dove verrebbe effettuata la rottura del livello dinamico disegnato con i lows della terza ottava di aprile e di maggio 2020. La struttura grafica di Tesla evidenzia un quadro piuttosto delicato.

I prezzi infatti sono stati respinti dalla soglia psicologica dei 500 dollari, dove hanno dato vita ad un modello di doppio massimo con neckline posta in area 375 dollari. Una conferma di questa conformazione aprirebbe scenari negativi fino ai 250 dollari, obiettivo calcolato proiettando in basso l’altezza della figura.

I venditori dovranno comunque affrontare il coriaceo supporto a 280 dollari per riuscire ad arrivare a questo target. Per invalidare tale modello è importante che i corsi riescano ad effettuare la rottura dei 510 dollari. Le quotazioni di Carnival sono inserite in una tendenza ribassista già dal 2018, con le vendite che sono accelerate drammaticamente lo scorso febbraio.

Con i recenti rialzi i prezzi potrebbero però aver dato vita ad un segnale rialzista importante, corroborato dal rimbalzo sul supporto a 12,78 dollari che ha portato alla rottura della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi di giugno e di agosto 2020. Per rafforzare questa indicazione, è importante che le quotazioni riescano a superare di slancio i 20 dollari prima, per poi passare ai 25 dollari.

Se ciò dovesse accadere, i compratori avrebbero la possibilità di innescare un movimento ascendente che permetta di chiudere i numerosi gap down aperti a inizio anno. Discese al di sotto di 11,25 dollari verrebbero viste come negative.





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