David Rockefeller: chi era il grande banchiere americano | Investire.biz

David Rockefeller: chi era il grande banchiere americano

27 set 2021 - 18:30

30 nov 2022 - 21:14

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Chi era David Rockefeller? Perché è stato considerato una delle persone più influenti del mondo? Vediamo la storia del grande banchiere americano morto a quasi 102 anni

David Rockefeller è stato uno dei più longevi banchieri degli Stati Uniti, essendo vissuto fino a quasi 102 anni. Apprezzato per le sue attività filantrope ereditate dalla famiglia, è passato alla storia per aver dato il là alla creazione della più grande banca del mondo e per aver fondato 2 gruppi molto controversi e chiacchierati: Bilderberg e la Commissione Trilaterale.

 

David Rockefeller: biografia

David Rockefeller nacque a New York il 12 giugno 1915 come il più giovane di 5 fratelli. Era figlio di John D. Rockefeller JR, che amministrò le fortune del padre John senior, il primo miliardario degli Stati Uniti. Dopo aver frequentato il Teachers College della Lincoln School of Columbia University a Manhattan, si laureò ad Harvard nel 1936 a soli 21 anni. Nel 1940 conseguì un dottorato di ricerca presso
l'Università di Chicago.

Durante la Seconda Guerra Mondiale fece parte dell'esercito americano e, una volta terminato il conflitto, fu assunto alla Chase National Bank di New York, della quale lo zio materno Winthrop W. Aldrich era Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Le sue doti di organizzatore lo fecero salire costantemente di grado fino alla carica di Vicepresidente della banca nel 1952. La sua presenza fu fondamentale nell'operazione di fusione tra la Chase National Bank e la Bank of the Manhattan Company, che diede origine alla Chase Manhattan Bank nel 1955.

Nel 1960 fu nominato co-CEO della banca dopo il pensionamento di John McCloy, succeduto a Aldrich. In verità a prendere il posto di McCloy doveva essere George Champion, che aveva molta più esperienza all'interno dell'istituto bancario. Questo almeno era l'orientamento da parte di tutti gli altri membri del CdA, ma poi la soluzione fu trovata in una condivisione dell'incarico, allorché Rockefeller minacciò di lasciare il Consiglio di Amministrazione.

Nel 1969 quest'ultimo però divenne Presidente e Amministratore Delegato, le due cariche che conservò fino agli inizi degli anni '80. Sotto la sua guida unica, Chase Manhattan Bank cercò di internazionalizzarsi portando da 11 a 73 le filiali all'estero. Addirittura fu la prima banca occidentale ad aprire succursali a Mosca e Pechino, il che sollevò alcune critiche su una gestione che avrebbe trascurato le attività quotidiane della banca.

Negli anni '70 alcuni finanziamenti di difficile rientro fecero subire all'istituto perdite ingenti e Rockefeller fu chiamato dal CdA a una ristrutturazione aziendale. Cosa che fece nel 1975 e che gli permise di mantenere il timone fino al 1981, anno del suo pensionamento.

Nel 2000 Chase Manhattan Bank si fuse con JP Morgan Co. dando vita a JP Morgan Chase, la banca d'affari più grande del mondo, di cui Rockefeller è stato il maggiore azionista con il 2% del capitale detenuto. Costui fu tra l'altro un grande imprenditore avendo occupato ruoli di rilievo e posseduto quote di partecipazione nelle più grandi aziende del mondo come la Exxon Mobil e la General Electric.

 

David Rockefeller: le attività lobbistiche


Nel 1954 Rockefeller, facendo leva sul suo grande carisma, riunì presso l'hotel de Bilderberg a Oosterbeek, nei Paesi Bassi, 50 tra personaggi illustri rappresentativi di 11 Paesi Europei e degli Stati Uniti. All'evento parteciparono personaggi come il principe consorte dei Paesi Bassi Bernhard van Lippe-Biesterfeld, il capo della CIA Walter Bedell Smith e il Primo Ministro belga Paul Van Zeeland.

Lo scopo del meeting fu quello di dare vita a una cooperazione tra USA ed Europa sotto vari aspetti che concernevano la politica, l'economia e le armi. All'epoca stava avanzando in Europa un pericoloso sentiment anti-americano e la paura era che ciò potesse agevolare l'insediamento comunista nel territorio del Vecchio Continente.

Il successo dell'incontro fu tale che si decise di ripetere ogni anno l'appuntamento, a cui vi presero parte Capi di Stato e di Governo, Ministri del Tesoro, politici di vario rango ed esponenti dell'alta finanza internazionale. Da lì nacque il Gruppo Bilderberg.

Negli anni alcuni misero in piedi teorie complottistiche con riferimento ad alcune vicende torbide della politica militare internazionale. Le illazioni volevano che dietro certi eventi ci fosse proprio il gruppo lobbistico ideato da Rockefeller. Costui in particolare fu accusato di aver influenzato la politica estera americana durante la guerra del Vietnam.

Nel 1973 Rockefeller si fece promotore di un'altra grande iniziativa: la fondazione della Commissione Trilaterale. Si trattava di una associazione privata apartitica costituita da circa 400 membri tra politici, economisti, uomini d'affari e intellettuali di tutto il mondo, con l'obiettivo di agevolare la collaborazione internazionale tra gli Stati.

Al riguardo la Commissione forniva contributi intellettuali per trovare delle soluzioni ai problemi di natura economica e politica che deovevano essere affrontati. Dalla sua fondazione l'organizzazione ha
prodotto 62 saggi su grandi temi di approfondimento sviluppati da personalità dotate di particolare competenza.

 

David Rockefeller: il Rockefeller Center

David Rockefeller è stato anche Presidente del Rockefeller Center Properties, un complesso di 19 edifici commerciali sito a Manhattan, costruito a partire dal 17 maggio 1930 dal nonno. A metà degli anni '90 il centro, che nel frattempo era stato acquisito dalla giapponese Mitsubishi, rischiava il fallimento. Così David si recò personalmente in Giappone per convincere l'azienda nipponica a non dichiarare il default. Il tentativo fu vano, perché nell'aprile del 1995 il Rockefeller Center annunciò la resa.


Un anno dopo però l'ormai 80enne miliardario americano decise di ricomprarlo con la partecipazione di Goldman Sachs, che deteneva la metà delle quote, di Gianni Agnelli e Stavros Niarchos. L'operazione servì essenzialmente per riportarlo in vita, perché nel 2000 la Tishman Speyer comprò gli edifici originari per 1,85 miliardi di dollari.

 

David Rockefeller: arte e filantropia

La filantropia ha sempre fatto parte della famiglia Rockefeller e David non fece venire meno la tradizione donando più di 900 milioni di dollari nel corso della sua esistenza. Egli fece sentire la sua presenza entrando nel Consiglio di Amministrazione e poi succedendo al padre come Presidente del Rockefeller Institute for Medical Research, istituto fondato dal nonno nel 1901. Inoltre finanziò il David Rockefeller Center for Latin American Studies di Harvard, essendone anche Presidente del Consiglio di Vigilanza.

Oltre la filantropia, Rockefeller ereditò dalla sua famiglia la passione per l'arte, prendendo il posto della madre nel CdA del Museum of Modern Art nel 1948 e divenendo Presidente dal 1958 al 1993. Si conta che all'inizio degli anni '90 David Rockefeller avesse raccolto una serie di opere d'arte moderne e impressioniste che insieme valevano più di 500 milioni di dollari.

 

David Rockefeller: morte

David Rockefeller si è spento il 20 marzo 2017 a Pocantico Hills all'età di 101 anni, stroncato da un arresto cardiaco nel sonno. Il corpo è sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Sleepy Hollow, a New York. Nemmeno la sua dipartita ha fatto venire meno le accuse complottistiche che gli hanno affibbiato l'etichetta di uomo al vertice del Nuovo Ordine Mondiale.

 

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