Cina: 3 sfide che dovrà affrontare con il rallentamento del PIL | Investire.biz

Cina: 3 sfide che dovrà affrontare con il rallentamento del PIL

19 ott 2021 - 07:15

30 nov 2022 - 20:16

Ascolta questo articolo ora...

Gli ultimi dati sulla crescita economica del Dragone mostrano un certo raffreddamento. Scopriamo tutte le ragioni e quali saranno gli impegni del Paese nei prossimi mesi

La situazione economica della Cina comincia a scricchiolare dopo il rallentamento economico più forte del previsto registratosi nel terzo trimestre di quest'anno. Il Dragone cresce solo del 4,9% rispetto al 2020, contro stime del consensus che davano il PIL al 5,2%.

Dopo essere stata l'unico Paese al mondo a crescere nell'anno pandemico, l'ex Impero Celeste ora deve fare i conti con diverse realtà che hanno raffreddato lo sviluppo della Nazione e trasmesso maggiori incertezze politiche. A partire dalle regole stringenti sul mercato immobiliare che hanno devastato un settore nell'apice della prosperità, per finire con una crisi energetica che in questo frangente storico non conosce soste.

 

Cina: 3 sfide da affrontare nei prossimi mesi

Adesso le prospettive economiche della Cina probabilmente verranno ridimensionate, così come certi piani di largo respiro che il Governo contava di mettere in pratica nei prossimi anni. Alcuni analisti hanno rivisto la crescita della seconda economia mondiale nel quarto trimestre.

Nomura Holdings ha ridotto le stime dal 4,4% al 3%, mentre la banca d'investimento ING Bank è passata da una previsione del 4,5% al 4,3%. Il vero banco di prova sarà però il 2022 e a tal proposito sono almeno 3 le sfide che Pechino dovrà affrontare per mantenere un ritmo di crescita elevato come in passato, vediamole.

 

Inflazione e politica monetaria

La PBOC ha affermato che l'inflazione è sotto controllo ma che allo stesso tempo non vi sarà in futuro una politica monetaria eccessivamente accomodante. In effetti i prezzi in Cina stanno crescendo a un ritmo elevato ma lontano dai livelli allarmanti che si vedono negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Questo potrebbe spingere il Governatore Yi Yang a ridurre il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, alla luce soprattutto dei dati sulla crescita economica che segnalano un arresto preoccupante.

Inoltre ci sarà da tenere sotto controllo la questione Covid-19, che potrebbero tornare a riaffacciarsi in maniera minacciosa con l'arrivo di un'altra variante. In tutto questo si deve inserire il grande obiettivo di "prosperità comune" lanciato dalle Autorità di Governo che si sposa con le politiche repressive che hanno destabilizzato interi settori dell'economia, nonché i mercati finanziari.

Dalle società immobiliari, alle compagnie internet, ai servizi di tutoraggio, tutti hanno pagato dazio dalla scure che il Regolatore ha calato sul cuore pulsante dell'economia cinese. E il sospetto è che nel lungo termine difficilmente ci potrà essere una vera inversione di rotta.

 

La crisi di Evergrande

Forse in questo momento la vicenda del colosso immobiliare cinese rappresenta il principale motivo di preoccupazione del Governo, stretto tra l'interesse a salvare lo sviluppatore dal default per evitare la catastrofe generale e il desiderio di proseguire con certe operazioni di pulizia repressiva.

Recentemente alti funzionari della  PBOC hanno cercato di trasmettere tranquillità dichiarando che la situazione è sotto controllo. In realtà la faccenda è molto grave. Evergrande sta naufragando sotto una montagna di 300 miliardi di debiti che non riesce in alcun modo ad abbattere.

Lo sviluppatore puntualmente manca le scadenze sugli interessi obbligazionari e qualche piccola dismissione è nulla per cercare di tamponare una falla che imbarca acqua da tutte le parti. Non aiutano per nulla i dati rilasciati sul mercato delle case, dove nel mese di settembre vi è stato un crollo delle vendite del 30%.

 

L'energy crunch

La tempesta che si è riversata sul settore energetico del Paese non fa dormire sonni tranquilli al Governo, che ha dovuto accantonare i piani di transizione per il clima riproponendo il funzionamento a pieno regime delle centrali di carbonio. La mossa purtroppo è inevitabile, perché le fabbriche hanno dovuto ridurre la produzione per l'impennata del costo delle materie prime.

La situazione è ancora più grave dal momento che gli oneri non possono essere trasferiti al consumatore, poiché Pechino ha fissato un tetto per gli aumenti energetici. Un passo avanti è stato fatto dal Governo elevando dal 10% al 20% la possibilità di incremento delle tariffe rispetto a un benchmark di riferimento. Questo però potrebbe non essere abbastanza e inoltre si scontra con il pericolo che un'eccessiva liberalizzazione porti a una crescita dei prezzi fuori controllo.

 

 

0 - Commenti

I Nostri Partners



Malta

ELP Finance LTD

34, Wied Ghomor Street, St. Julians STJ 2043 – Malta

+356 20 341590

Switzerland

ELP SA

Corso San Gottardo 8A, 6830 Chiasso, Switzerland

+41 91 9228169

Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web.

L’utilizzo del presente sito è soggetto al diritto svizzero, che ha giurisdizione esclusiva in relazione all’interpretazione, applicazione ed effetti delle condizioni d’uso. Il tribunale cantonale competente avrà giurisdizione esclusiva su tutti i reclami o le controversie derivanti da, in relazione a o in relazione al presente sito web ed al suo utilizzo.

Le informazioni presenti sul sito web non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web di ELP SA o ELP Finance LTD (di seguito il “gruppo ELP” o “ELP”) indirizzano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Gli strumenti finanziari menzionati nel presente sito web possono essere soggetti a restrizioni di vendita in alcune giurisdizioni.

Continuando ad accedere o utilizzare questo sito web o qualsiasi servizio su questo sito, dichiari di accettarne i termini e condizioni. Tutti gli investimenti finanziari comportano un certo livello di rischio. Il trading e la speculazione finanziaria comportano un alto livello di rischio e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. Prima di decidere di investire dovresti considerare attentamente i tuoi obiettivi di investimento, il livello della tua esperienza, la tua disponibilità ad assumersi dei rischi e consultare un consulente indipendente. C'è sempre la possibilità di perdere l'investimento, per intero o parte di esso. Quindi ti suggeriamo di investire denaro che puoi permetterti di perdere.

Dichiarazione di non responsabilità - Informativa sui rischi - MAR - Informativa sul trattamento dei dati personali - Termini e condizioni - Codice Etico - Cookie policy - Privacy Policy

© 2024 Investire.biz, all rights reserved.