Piazza Affari: focus su ENEL in scia ai conti, come investire? | Investire.biz

Piazza Affari: focus su ENEL in scia ai conti, come investire?

19 mag 2022 - 16:30

14 ott 2022 - 08:55

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ENEL rimane sotto la lente di trader e investitori dopo la trimestrale. Vediamo come investire sulla big cap di Piazza Affari con i Certificati

ENEL è tra i titoli maggiormente monitorati dagli operatori dei mercati finanziari a Piazza Affari. Il gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Francesco Starace ha di recente comunicato i risultati del primo trimestre del 2022. La big cap di Borsa Italiana ha terminato i primi tre mesi dell’anno con risultato netto, Ebitda e ricavi in crescita.

Nel dettaglio, i ricavi del trimestre sono saliti a 34,958 miliardi di euro, +89,1% rispetto al primo trimestre del 2021. L’Ebitda ordinario si è attestato a 4,486 miliardi di euro (+6,8%) e l’Ebitda a 4,446 miliardi di euro (+7,6%). Il risultato netto ordinario del gruppo è salito a 1,443 miliardi (+18,9%) e il risultato netto a 1,430 miliardi (+21,6%).

L’indebitamento finanziario netto è salito del 13,8% a 59,130 miliardi (51,952 miliardi di euro a fine 2021) principalmente per gli investimenti effettuati nel periodo, l’acquisizione di Erg Hydro in Italia, per il negativo andamento dei flussi di cassa operativi e per l’effetto cambi negativo. In forte crescita gli investimenti del primo trimestre che hanno raggiunto quota 2,533 miliardi di euro (+24,5%).

Le vendite di energia sono aumentate nel periodo: quelle di elettricità sono arrivate a 79,9 TWh, con un incremento di 1,1 TWh (+1,4%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Le vendite di gas naturale sono state pari a 4 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,3 miliardi di metri cubi rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+8,1%).

L’energia netta prodotta dal gruppo è stata pari a 59,2 TWh , con un incremento di 5,5 TWh rispetto al valore registrato nel medesimo periodo del 2021 (+10,2%). Si rileva un decremento della produzione da rinnovabili (-0,8 TWh), per effetto della minore produzione da fonte idroelettrica (-3,2 TWh) dovuta alla scarsa idraulicità del periodo.

In compenso, il mancato approdo dell’idroelettrico è stato più che recuperato dall’eolico (+1,6 TWh), dal fotovoltaico (+0,7 TWh) e dalla geotermia (+0,1 Twh). Nei primi tre mesi del 2022 si segnala inoltre un maggiore apporto da fonte termoelettrica (+6,1 TWh), per l’aumentata produzione da impianti a ciclo combinato (+3,2 TWh), carbone (+2,1 TWh), olio combustibile e turbogas (+0,8 TWh). È salita di poco la produzione nucleare a 0,2 Twh.

Complessivamente la quota di produzione zero emissioni di ENEL ha raggiunto il 57,3%. L’obiettivo a lungo termine resta il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. “Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders”, ha affermato il CEO di ENEL.

Starace ha sottolineato l’impegno del gruppo per le rinnovabili e ricordato gli investimenti in questa direzione: “Grazie all’integrazione del Gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su Ebitda e utile netto ordinario per il 2022”.

ENEL prevede di terminare l’esercizio 2022 con un margine operativo lordo compreso tra i 19 e i 19,6 miliardi di euro, mentre l’utile netto ordinario dovrebbe collocarsi tra i 5,6 e i 5,8 miliardi di euro. Riguardo le misure del governo per attenuare l’impatto del rialzo delle materie prime sui consumatori, Alberto De Paoli, CFO di ENEL, ha precisato che quelle introdotte in Italia e Spagna hanno riguardato gli extra profitti, “che finora hanno avuto un impatto trascurabile sui nostri numeri” perché "abbiamo venduto energia ai nostri clienti in anticipo, a un prezzo ragionevole senza extra profitti", ha spiegato De Paoli.

L'impatto del decreto in vigore in Italia (con un tassa al 10% sugli extra profitti) è stato di 40 milioni di euro nei primi tre mesi dell'anno, ha spiegato. Ora che la tassa è stata portata al 25%, l'impatto dovrebbe crescere di ulteriori 60 milioni (presupponendo che la percentuale sia l'unico cambiamento del provvedimento), portando il totale per l'intero anno a quota 100 milioni di euro.

Sul fronte delle tensioni geopolitiche per via della guerra in Ucraina ha precisato: “Non compriamo alcun gas in Russia e il nostro approvvigionamento si basa su altri fornitori. Soddisfiamo i nostri bisogni senza alcun bisogno di appoggiarci alla Russia".

Il CFO ha inoltre evidenziato che ENEL ha avuto "resilienza in un contesto" geopolitico difficile e non vede "rischi a breve che possano incidere sui conti". Alla luce di ciò, ad attirare la nostra attenzione è stato il Certificato Recovery TOP Bonus di Société Générale con ISIN DE000SH7W5U5 che ha come sottostante proprio ENEL. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sulla big cap di Piazza Affari.

 

Azioni ENEL: l’analisi tecnica

Il quadro tecnico di ENEL appare debole a Piazza Affari, anche se da inizio marzo i prezzi hanno rimbalzato in area 5,30 euro ed al momento rimangono in prossimità del livello tondo e psicologico a 6 euro per azione.

Segnali di forza in area 5,80 euro potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo di profitto a 6,42 euro. Il prossimo target dei compratori sarebbe invece identificabile in area 6,70 euro, successiva resistenza di natura statica. Al contrario, una violazione dei 5,65 euro potrebbe invece dare il via a ribassi più significativi con i venditori che avrebbero come primo obiettivo l’area di minimi di marzo a 5,30 euro.

 

Investire sulle azioni ENEL con i Certificati

La situazione descritta sinora su ENEL è particolarmente interessante se si guarda al Certificato Recovery TOP Bonus di Société Générale con ISIN DE000SH7W5U5. Questo prodotto è quotato dal 25 marzo 2022 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana a un prezzo di emissione di 89,50 euro.

Questo strumento consente agli investitori di ricevere un rimborso a scadenza di 100 euro lordi a patto che alla data di valutazione finale fissata al prossimo 14 dicembre 2023 (circa 1 anno e 7 mesi) la quotazione di ENEL sia superiore o uguale a quella della Barriera, fissata a 4 euro, circa il 67% del prezzo spot attuale del titolo.

Per questo motivo, eventuali ribassi di ENEL non sarebbero un evento totalmente negativo, in quanto farebbero scendere il potenziale prezzo di acquisto del Certificato incrementando di conseguenza il rendimento potenziale a scadenza e lo spazio per un recupero più sostenuto delle quotazioni.

Al momento della scrittura il Certificato quota ad un prezzo ask di 90,20 euro (guadagno lordo potenziale del 10,86% in circa 1 anno e 7 mesi), mentre le azioni ENEL veleggiano circa il 48% al di sopra della Barriera.

Lo scenario negativo prevede invece che alla data di valutazione finale le quotazioni di ENEL siano inferiori a 4 euro: il Certificato inizierà a replicare la performance negativa del sottostante calcolata rispetto allo Strike e moltiplicata per l’Importo di Calcolo di 91,875 euro per certificato. Questo, a seconda del prezzo in cui viene acquistato il certificato, potrebbe causare una perdita sul capitale investito.

 

 

 

 

 

 

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