Si è sempre detto dei trader di opzioni che sono compratori e venditori di volatilità. La ragione è molto semplice: il valore di un'opzione è in gran parte determinato dalla volatilità implicita del sottostante, la quale non va confusa con quella storica. Quest'ultima infatti è una fotografia di quello che è successo in passato, la volatilità implicita è il riflesso di quanto il mercato si attende per il futuro.
Attualmente c'è un titolo sul mercato che sta facendo registrare oscillazioni dei prezzi elevatissime e quindi un Vega molto alto. Si tratta di Palantir Technologies, società di software americana fondata da Alex Karp, che è debuttata a Wall Street il 30 settembre 2020. Per dare un'idea la volatilità delle opzioni di Palantir, essa negli ultimi giorni ha superato il 125%, mentre quella dell'indice S&P 500 è di circa il 17%.
Opzioni Palantir: come sfruttare la volatilità
Come sfruttare quindi attraverso le opzioni questa enorme risorsa che lo strumento offre? Solitamente gli investitori in opzioni tendono a costruire strategie a Vega negativo quando la volatilità è così alta. In altri termini vendono più opzioni rispetto a quelle che comprano. Questo perché i premi incassati risultano essere maggiori di quelli pagati e guadagnano dalla differenza, nel momento in cui la volatilità si abbassa così come il valore del premio.
Naturalmente il giochino non è così facile e il guadagno non è così scontato, anzi. La volatilità infatti è solo una delle componenti che costituisce il valore delle opzioni. È importante che gli altri fattori come la direzione del sottostante e il tempo, per citare i principali, siano quanto più neutri possibili. Il problema di fondo è che un titolo più è volatile e più è rischioso e viceversa, quindi è difficile pensare che i movimenti del sottostante alla fine della fiera risultino essere neutri.
Il grande vantaggio delle opzioni però è quello di riuscire a combinare call e put in modo tale da limitare comunque il rischio nel caso in cui il mercato vada nella direzione sbagliata. Oltre al fatto che è sempre possibile aggiustare le posizioni in corsa. Chiaramente tutto questo richiede molta esperienza e professionalità, per questo qui ci limiteremo a dare degli spunti operativi a livelli più elementari.
Opzioni Palantir: una strategia che potrà essere vincente
Un'indicazione importante che si osserva guardando la chain delle opzioni è che lo skew di Palantir, che misura la differenza di volatilità implicita delle call e delle put, risulta essere piatto. Questo significa che il mercato non ha alcuna direzione ben precisa e il fatto rappresenta un pò un'anomalia. Gli investitori infatti hanno sempre un'idea su quello che potrà essere il percorso del sottostante e lo esprimono proprio attraverso il posizionamento con le opzioni. Ciò vuol dire che nel lungo periodo gli operatori non sono disposti a rischiare più di tanto.
Per sfruttare questo fattore di alta volatilità di breve e di incertezza direzionale di lungo si potrebbe costruire una strategia molto aggressiva dove si vendono contemporaneamente opzioni put e call: queste ultime con strike price leggermente superiore, entrambe alla stessa scadenza. Allo stesso tempo si acquista il sottostante Palantir.
Il senso di questa strategia è quello di incassare dei premi corposi e di mantenere la view rialzista sul titolo, sfruttando il fatto che quest'ultimo è aumentato di oltre il 50% quest'anno. È chiaro quindi che mettere in piedi un'operazione del genere non può prescindere dal credere nella società e nel fatto che il rally sia destinato a continuare, indipendentemente dalla velocità dello stesso. In modo del tutto speculare non è indicata per chi nutre dubbi in proposito o ancora peggio pensa che il titolo in Borsa possa essere vittima di un'ondata speculativa a trazione ribassista.