Rivian: a Wall Street arriva la 7° più grande IPO Usa di sempre | Investire.biz

Rivian: a Wall Street arriva la 7° più grande IPO Usa di sempre

09 nov 2021 - 15:30

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Primo suono di campana oggi a Wall Street per Rivian. La matricola è stata la 7° più grande IPO americana di sempre. Scopriamo di più sulle prospettive in Borsa

Per la prima volta nella sua storia, oggi a Wall Street suona la campanella per Rivian Automotive, con la sua IPO che potrebbe essere la settima più grande Offerta Pubblica Iniziale di sempre negli Stati Uniti. Se il produttore di camion elettrici riuscirà a vendere le azioni nella parte alta della forbice raccoglierebbe fino a 10 miliardi di dollari, per una valutazione dell'azienda di 70 miliardi di dollari. A guidare l'offerta saranno le banche d'affari Morgan Stanley, Goldman Sachs e JP Morgan.

Se si pensa che 11 anni fa Tesla sbarcò a Wall Street con un valore di mercato inferiore ai 2 miliardi di dollari, si ha la misura dell'entità dell'operazione. Ovviamente il prodotto è diverso. Rivian fabbrica mezzi più grandi e ingombranti, il colosso di Palo Alto invece consegna berline eleganti.

Ad ogni modo, se la start-up capitanata da RJ Scaringe dovesse superare una valutazione di 63 miliardi di dollari, come è nell'obiettivo societario, scanserebbe giganti come la giapponese Honda Motor, che ha una capitalizzazione di Borsa pari a 53 miliardi di dollari, o la francese Renault, valutata 11 miliardi di dollari.

Ma i sorpassi nella classifica delle case automobilistiche più grandi del mondo potrebbero non esser finiti qui. Tutto dipende dall'andamento del titolo durante il primo giorno di contrattazione. In caso di rally, a quel punto Rivian potrebbe superare di valore colossi come Ford, General Motors e Lucid Group.

Prima del listing odierno a Wall Street, l'ultima valutazione di Rivian Automobiles risaliva al mese di gennaio e, dopo un round di finanziamento, si aggirava intorno ai 27,6 miliardi di dollari. Le azioni della società saranno negoziate sul Nasdaq Global Select Market con il simbolo RIVN.


Rivian: le prospettive dalla quotazione in Borsa

La società con sede a Irvine, California, ha in programma di utilizzare il capitale raccolto dalla IPO (Qui cos'è una IPO) per finanziare la crescita, aumentando le assunzioni e l'approvvigionamento dei materiali per la produzione. Rivian produce dallo stabilimento di Normal, nell'Illinois, e prevede anche di investire 5 miliardi di dollari per costruire un nuovo sito in Texas, oltre a una seconda fabbrica come da programma. In base ad alcune indiscrezioni, ci potrebbe anche essere la costruzione in futuro di un terzo impianto in Europa.

I primi 6 mesi dell'anno hanno visto una perdita di 994 milioni di dollari, in aumento rispetto a un passivo di 377 milioni di dollari dello stesso periodo del 2020. L'inizio della produzione comporterà per l'ultimo trimestre una perdita netta stimata di 1,28 miliardi di dollari per via dei costi associati. L'azienda ha iniziato a consegnare i primi veicoli a settembre e stima di produrre 1.200 unità entro la fine del 2021. L'obiettivo è molto ambizioso per gli anni a venire, con una proiezione di 150 mila veicoli immatricolati nel suo stabilimento principale entro il 2023.

Oggi Rivian è la prima casa automobilistica a portare sul mercato un pick-up elettrico a batteria negli USA e questo le dà un vantaggio notevole rispetto alla concorrenza nel mercato dei SUV puliti, soprattutto quando inizierà la consegna del SUV R1S quest'anno. La produzione purtroppo per qualche anno dovrà stare dietro alla domanda. Secondo alcune stime l'azienda dovrà fare i conti con un tetto di 300-400 mila consegne annue, anche per via del prezzo del SUV R1T che parte da 67.500 dollari.


Rivian: la chiave Amazon e la minaccia di Tesla

Uno dei punti di forza di Rivian è il sostegno di Amazon, che possiede una quota azionaria del 20% nel capitale della società. In particolare, il gigante e-commerce ha effettuato un ordine di 100 mila furgoni elettrici entro il 2030.

Questo sicuramente metterà al riparo l'azienda da un calo di domanda che potrebbe verificarsi tra i consumatori. In base all'accordo tra le 2 società, Amazon esercita i diritti esclusivi sui furgoni Rivian per 4 anni, con diritto di prelazione per altri 2 anni.

Non ha comunque alcun obbligo esclusivo e può tranquillamente fare affari con altre case automobilistiche per lo stesso prodotto. La start-up dovrà quindi guardarsi dalla concorrenza che nei prossimi anni si preannuncia essere agguerrita.

Ad esempio Ford Motor dalla prossima primavera metterà in commercio il suo pick-up elettrico F-150 Lightning da 40 mila dollari, che ha già ricevuto più di 160 mila prenotazioni. Mentre General Motors presenterà il suo Hummer già questo autunno, oltre a svelare la nuova versione del pickup Silverado al Consumer Electronics Show nel mese di gennaio 2022.

E poi rimane il capitolo Tesla, forse il competitor più minaccioso. La società guidata da Elon Musk avvierà la produzione del suo Cybertruck dallo stabilimento di Austin, in Texas, alla fine del 2022. Tra le 2 aziende recentemente vi sono stati attriti finiti in tribunale, in quanto Tesla aveva accusato Rivian di rubare dipendenti e quindi tecnologia sulle batterie. Quest'ultima aveva rimandato le accuse al mittente, imputando al pioniere dei veicoli elettrici di soffocare la crescita dei concorrenti.

 

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