Amazon acquisirà il colosso cinematografico Metro-Goldwyn-Mayer. Si tratta di un colpo da 9 miliardi di dollari che il gigante e-commerce condurrebbe a termine per ampliare i suoi piani di intrattenimento. Già dalla scorsa settimana si capiva che qualcosa c'era in gestazione, dal momento che è stato comunicato che Jeff Blackburn, luogotenente di vecchia data di Jeff Bezos, sarebbe tornato in pista con lo scopo di gestire un'organizzazione globale di media e intrattenimento.
Nell'ultimo anno Amazon ha investito 11 miliardi di dollari su questo versante per i suoi abbonati Prime, che si aggiungono ai 7,8 miliardi del 2019. Adesso la società si è impegnata anche per acquisire i diritti di alcune manifestazioni sportive di grande pubblico, come ad esempio il Thursday Night Football, che costerà all'azienda 1 miliardi di dollari l'anno.
MGM: come si è arrivati all'offerta di Amazon
Fino ad oggi MGM era riuscita a resistere dal non essere inghiottita da grossi conglomerati, come è accaduto ad altri big del cinema. Ad esempio la Warner Bros è sotto il controllo di AT&T, Fox fa parte della grande famiglia Disney, Universal opera sotto Comcast e Paramount si è consolidata con ViacomCBS.
Ora sembra essere arrivato anche il turno dello storico studio cinematografico. Purtroppo la pandemia in questo è stata letale, perché ha svuotato le sale in ogni parte del mondo e ha causato rinvii continui alla proiezione delle riprese sul set. Quindi è necessario riorganizzarsi per riuscire a tenere la concorrenza delle grandi società tecnologiche che esercitano ormai una posizione dominante nello streaming online.
Nella giornata di ieri è venuta fuori la notizia della maxi-aggregazione tra Discovery e WarnerMedia: questa di Amazon e MGM potrebbe essere la fusione che darà continuità a un filone di acquisizioni che è solo all'inizio.
Attualmente MGM è in mano all'hedge fund Anchorage Capital, il quale ha investito nella società nel 2010 in un contesto di difficoltà aziendali che si portava dietro le scorie della grande crisi finanziaria del 2008. In base a indiscrezioni di stampa, a dicembre 2020 MGM aveva contattato alcune banche d'affari del calibro di Morgan Stanley e LionTree, con l'obiettivo di condurre l'azienda alla vendita.
Nell'ultima settimana è avvenuta la svolta, con il Vicepresidente Senior di Amazon Studios e Prime Video, Mike Hopkins, che avrebbe contattato direttamente Kevin Ulrich, il Presidente del CdA di MGM, per formulare la proposta d'acquisto. Per diversi giorni la forbice dell’acquisizione sarebbe oscillata tra 7 e 10 miliardi di dollari: l'offerta dei 9 miliardi di Amazon sembra aver soddisfatto tutti.
Amazon: cosa rappresenta l'acquisizione di MGM per l'azienda
Cosa significa questa acquisizione per Amazon? Nel primo trimestre di quest'anno MGM ha realizzato un fatturato di 403 milioni di dollari, con un utile di 29 milioni. A solleticare l'appetito di Jeff Bezos però è la funzione da ponte che la storica casa cinematografica potrà svolgere nei piani del gigante e-commerce.
Amazon ha attualmente più di 200 milioni di abbonati Prime Video sparsi in ogni parte del pianeta e a quanto pare ha in mente di creare un autentico archivio della storia del cinema. Nessuno meglio della major hollywoodiana può assolvere questo compito, dal momento che nel suo repertorio contiene una vasta quantità di pellicole popolari: dalle saghe di James Bond e Rocky a film intramontabili come Ben Hur e "Il silenzio degli innocenti". In sintesi, allo stato attuale MGM rappresenta un boccone troppo ghiotto per sfuggire ad un peso massimo come Amazon.