Dopo il rimbalzo a cui abbiamo assistito durante l'ultima settimana, i rinnovati timori riguardanti sia l'inflazione che la recessione impattano sui futures del Vecchio Continente che anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui listini europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 21.500 punti, livelli da non perdere per evitare la ripresa di nuova fase correttiva che avrebbe un primo target sulla soglia dei 21.000 punti. Tra i titoli che andremo a monitorare a Milano troviamo STMicroelectronics, dopo il nuovo accordo in Francia, andiamo a vedere di cosa si tratta.
STM: produzione di semiconduttori con GlobalFoundries
STMicroelectronics e GlobalFoundries hanno firmato un memorandum d'intesa per la creazione di un nuovo impianto manifatturiero a gestione congiunta per la produzione di semiconduttori su wafer di silicio da 300 mm. La struttura, che sarà a pieno regime nel 2026, dovrebbe arrivare ad una produzione annuale fino a 620.000 unità.
I due gruppi, grazie a questo accordo, si impegneranno ad aumentare la capacità produttiva per sostenere la domanda che dovrebbe rimanere sostenuta nei prossimi decenni, in particolar modo per le applicazioni automotive, IoT e mobile supportando i clienti nella transizione verso la digitalizzazione e decarbonizzazione. Inoltre per il nuovo stabilimento, che dovrebbe sostenere ricavi per almeno 20 miliardi di dollari, le due società riceveranno un sostegno finanziario importante da parte dello Stato francese. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo STM.
Azioni STM: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero della scorsa ottava sulle azioni STM non ha di certo messo in un angolo quella forte fase correttiva innescatasi nel novembre 2021 dai 46,30 euro. Nel breve termine, per dare continuità al rimbalzo in atto, i prezzi dovrebbero portarsi oltre le prime resistenze poste sui 31,50 euro.
Oltre questi livelli è possibile una prosecuzione degli acquisti, che potrebbero spingere l'azione verso i 32,50 euro e successivamente in direzione dei 33,70 euro. Nel caso in cui si realizzasse questa view, aumenterebbero le possibilità per una chiusura del gap ribassista lasciato aperto il 13 giugno sui 34,475 euro.
Al contrario, un ritorno sotto i 30 euro aprirebbe la strada per un test sui minimi della scorsa settimana situati sui 27,50 euro. Fondamentale diventerà la tenuta di questi livelli per evitare una continuazione del trend ribassista, che avrebbe un prossimo target sui 26 euro e a seguire verso i minimi di settembre 2020 posti nei pressi dei 22,90-23 euro
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