Mercato azionario: 10 motivi per essere ottimisti | Investire.biz

Mercato azionario: 10 motivi per essere ottimisti

07 set 2020 - 15:55

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Il rialzo dei mercati potrebbe continuare ancora per lungo tempo a dispetto delle recenti correzioni. Vediamo i 10 motivi che potrebbero sostenere le quotazioni

Dopo i forti ribassi avvenuti tra fine febbraio e inizio marzo del 2020 a causa dello scoppio della pandemia di Coronavirus, i principali asset di rischio hanno beneficiato di un rally che ha permesso a S&P 500 e NASDAQ-100 di segnare nuovi massimi storici. Gli acquisti sono stati particolarmente diffusi su quei titoli legati al comparto tecnologico, con le società che hanno beneficiato di una spinta dei servizi online dovuta alle varie misure di confinamento a cui sono state costrette ampie fasce di popolazione mondiale.

A dispetto dei recenti ribassi che possono momentaneamente essere considerati fisiologici, Goldman Sachs evidenzia come ci sarebbero 10 ragioni perché il mercato rialzista può continuare la sua corsa dopo un ribasso che gli analisti della banca d’affari giudicano come guidato dagli eventi, e non innescato come spesso accade da fattori economici o finanziari.

Questo tipo di mercati differisce dai bear market ciclici (innescati da fattori economici e hanno un ribasso medio del 30% in 2,5 anni, con un recupero che impiega 4 anni in termini nominali) e strutturali (innescati da bolle nei prezzi degli asset e hanno un ribasso medio del 57% in 3,5 anni, con un recupero che impiega 10 anni in termini nominali).

Il mercato ribassista guidato dagli eventi implica discese del 30% medio in 9 mesi, con un recupero che impiega circa 15 mesi. Quello del 2020 appartiene quindi al terzo gruppo, con velocità molto superiori alla norma.

1) L’inizio di un nuovo ciclo

Secondo gli esperti di Goldman Sachs, i cicli del mercato azionario possono essere divisi in quattro fasi: speranza, crescita, ottimismo e disperazione. Quella del 2019 può essere considerata come il momento di ottimismo, mentre quella attuale è più assimilabile alla fase di speranza, dove i rialzi sono veloci e gli investitori si posizionano per cercare di intercettare un recupero dell’economia. Se non dovesse avvenire una seconda ondata di Coronavirus e se il supporto di Banche centrali e Governi rimanesse ai livelli attuali, ci si potrebbe trovare all’interno di un nuovo ciclo caratterizzato da rendimenti inferiori rispetto al precedente a causa dei tassi bassi.

2) La relazione tra vaccini e recupero economico

L’arrivo di un vaccino contro il Covid-19 potrebbe accelerare il recupero dell’economia nel 1° trimestre 2021, specie nelle aree molto sensibili alla mobilità. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono inoltre che le varie misure di sostegno all’’economia non dovrebbero cambiare molto. Le autorità inoltre permetteranno all’attività economica di surriscaldarsi spingendo gli asset di rischio più in alto. Anche se non si considera il vaccino la situazione pandemica mostra segni di miglioramento, specie considerando che a dispetto del recente aumento delle infezioni non si è alzato quello della mortalità.

3) L’andamento delle previsioni

Le previsioni degli economisti stanno migliorando, comportamento tipico dei periodi che precedono un recupero da un mercato ribassista. Nel report pubblicato da Goldman Sachs si evidenzia come un rialzo delle previsioni potrà spingere al rialzo i mercati azionari.

4) Il livello dell’indicatore del mercato ribassista

Goldman Sachs evidenzia come il suo indicatore che misura le probabilità di un mercato ribassista è su livelli del 44%. Per i prossimi 5 anni inoltre, le previsioni sono per un rendimento del mercato azionario a doppia cifra.

5) La riduzione dei rischi di coda

Gli analisti di Goldman Sachs vedono positivamente la forte risposta alla crisi delle Banche centrali supportata da misure di espansione fiscale. In particolare, i coronabonds sono un passo importante visto che permetteranno a Paesi come Spagna e Italia di indebitarsi a basso costo. L’insieme di queste misure è importante anche perché riduce i rischi di coda per gli investitori. Questo perché vi è una duplice sicurezza: da un lato si crede che gli istituti centrali forniranno tutta la liquidità necessaria, dall’altro si pensa che i Governi metteranno insieme una serie di misure atte ad evitare una nuova flessione dell’economia. Le politiche monetarie e fiscali in atto giustificano una discesa del premio per il rischio azionario.

6) La possibilità di scendere del premio per il rischio azionario

Il premio al rischio azionario rimane elevato, anche a dispetto dei tassi di crescita strutturalmente bassi. Gli analisti evidenziano come si stia entrando in un nuovo ciclo economico che con crescita, inflazione e tassi di interesse potrebbe durare più dell’ultima, che negli Stati Uniti è durata per 150 anni. Se ciò dovesse accadere, le misure a sostegno dell’economia riducono i rischi di una recessione nel breve, quindi il premio al rischio azionario potrebbe scendere ancora.

7) Il supporto dei tassi reali negativi

La ripresa della politica dei tassi nominali a zero e la forward guidance delle Banche centrali hanno creato l’ambiente ideale per tassi reali sempre più negativi. Questo elemento contribuisce agli acquisti di asset rischiosi.

8)  Le azioni offrono protezione dall’inflazione

A causa delle politiche monetarie ultra accomodanti, il premio per le obbligazioni ha visto una contrazione. In questo senso le azioni, il cui rendimento è correlato a quello del PIL nominale, sono diventate ben più interessanti. Goldman Sachs sottolinea come il valore delle vendite nominali aumenta al crescere dell’inflazione: questo rappresenta una protezione che permette ai Dividend Yield di scendere al di sotto dei tassi obbligazionari. Con le previsioni che non vedono un rialzo dell’inflazione nel breve e medio termine, i mercati azionari continuano ad offrire una protezione contro gli aumenti dei prezzi.

9) Le azioni sono meno costose delle obbligazioni

Il 60% delle aziende USA e l’80% di quelle europee hanno un Dividend Yield superiore a quello del rendimento delle obbligazioni corporate, in particolare con le società dotate di bilanci solidi.

10) La rivoluzione digitale

La rivoluzione digitale continua a prendere piede e gli esperti di Goldman Sachs pensano che abbia ancora margini di espansione. Le società legate a questo cambiamento avranno ancora modo di spingere i rendimenti e le valutazioni nell’attuale mercato rialzista.




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