La guerra tra social investors ed hedge fund prosegue sottotraccia attraverso la piattaforma Robinhood, che nella giornata di ieri ha deciso di limitare le restrizioni sui titoli di GameStop e AMC Entertainment Holdings.
Il broker aveva imposto un limite di scambio di 100 azioni per il rivenditore di videogame, ora l'ha aumentato a 500. Mentre per la catena di cinema americana è stato fissato un tetto di 5.500 azioni. Su tutti gli altri titoli coinvolti nelle operazioni di short squeeze, qualunque divieto è stato rimosso.
L'obiettivo è quello comunque di dare la possibilità ai piccoli investitori di poter tradare questi titoli pur dovendosi adeguare alla dimensione della somma impiegata. La reazione a Wall Street non è stata veemente dopo il tonfo di ieri.
GameStop ad esempio era arrivata a guadagnare oltre il 20%, ma poi è stata nuovamente subissata dalle vendite e ha chiuso la seduta con un lieve guadagno. L'impressione è che il rimbalzo sia stato un pò quello del gatto morto e che il titolo si appresti inesorabilmente a una lenta e persistente discesa.
Short squeeze: oggi vertice tra istituzioni USA e regolatori
La volatilità che si è scatenata intorno alle vendite allo scoperto non fa dormire sonni tranquilli alle istituzioni americane. Oggi il neo Segretario al Tesoro Janet Yellen terrà un meeting con le Autorità di regolamentazione finanziaria per discutere la questione.
Alla riunione parteciperanno i capi della Securities and Exchange Commission, del Federal Reserve Board, della Federal Reserve Bank di New York e della Commodity Futures Trading Commission. Probabilmente sceglieranno una linea comune da seguire per impedire che gli eccessi di mercato che si sono visti dall'inizio del 2021 non si ripetano in futuro.
In realtà questo servirebbe come ombrello protettivo nei confronti di molti investitori i quali, sbagliando il timing dell'entrata a mercato, rischiano come spesso avviene in queste circostanze di perdere tutto il capitale investito. E' da aspettarsi che qualunque decisione creerà ancora turbolenza sulle quotazioni di GameStop e altri, presumibilmente accelerando gli short.
Robinhood: IPO a Wall Street nei prossimi mesi
Il subbuglio creato dallo short squeeze certamente non ha giovato a Robinhood in ottica di progetti di quotazione in Borsa. Il passo però sembra inevitabile, in quanto permetterebbe alla startup di brokeraggio di accedere a finanziamenti che in questo momento sono essenziali.
Nei giorni scorsi infatti il Broker ha dovuto fare i conti con la richiesta da parte dei fornitori di liquidità di 3 miliardi di dollari in garanzia, in considerazione dell'aumento della volatilità sulle azioni di GameStop, AMC, Express, BlackBerry, ecc.
Per questa ragione la piattaforma ha dovuto tirare i cordoli per evitare che la situazione potesse andare fuori controllo. Nel frattempo però ci ha messo una pezza ricorrendo a un prestito di 2,4 miliardi da parte di Ribbit Capital, una venture capital che investe nelle startup finanziarie.
L'IPO quindi procede spedita e nei prossimi mesi dovrebbe concretizzarsi sotto la guida di Goldman Sachs. Ricordiamo che Robinhood opera sul mercato di azioni, ETF, opzioni e criptovalute, avvalendosi di Market Maker come Citadel Securities, Virtu Americas, e G1X Execution.
Ad oggi può contare su 1.281 dipendenti e su oltre 1 milione di utenti che hanno scaricato la piattaforma. A giudizio dell'Amministrazione dell'azienda ci sono tutte le premesse perché lo sbarco a Wall Street si riveli molto profittevole per l'azienda e ovviamente per gli investitori che ci credono.