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Il Solvency Ratio di Cattolica crolla e l'IVASS la sollecita ad aumentare il capitale;
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L'ex AD Alberto Minali cita in giudizio la compagnia e chiede un danno di 9,6 milioni di euro;
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Tra le vittime illustri del crollo in Borsa del titolo Cattolica, Warrent Buffett che ha perso 61 milioni di euro.
Profondo rosso per Cattolica Assicurazioni oggi a Piazza Affari. Sospeso più volte durante la seduta per eccesso di ribasso, il titolo ha chiuso la seduta in calo del 16,89% a 3,434 euro. La discesa è accompagnata da volumi di contrattazione superiori di almeno tre volte la media degli ultimi tre mesi.
Ad affossare le quotazioni di Borsa di Cattolica Assicurazioni la notizia che l'IVASS ha fatto recapitare una lettera giovedì 27 maggio nella sede della società nella quale chiedeva all'assicurazione veronese di rafforzare il proprio patrimonio con un aumento di capitale.
L'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ha ammonito sul pesante indebolimento della situazione economico-finanziaria della compagnia per effetto del Covid-19 e il conseguente peggioramento degli indici di solvibilità del gruppo. Il Solvency Ratio di Cattolica Assicurazioni è stato mediamente sopra il 160% fino all'inizio di quest'anno, per poi precipitare al 122% a seguito dello sviluppo della pandemia.
Per questo motivo l'IVASS ha ritenuto opportuno che la compagnia assicurativa proceda entro l'autunno a un aumento di capitale di 500 milioni di euro. L'operazione rientrerebbe all'interno di un piano di rafforzamento patrimoniale che interesserebbe anche il management, Oltre all'aumento di capitale, l'IVASS ha intimato all'azienda la sospensione al pagamento di qualsiasi tipo di bonus ai dirigenti.
Covid: il peso della pandemia sul patrimonio
Ieri sera il CdA si è subito messo all'opera, con una riunione di emergenza che ha preparato la delega per l'operazione da presentare all'assemblea degli azionisti in programma il prossimo 26 o 27 giugno, rispettivamente giorno di prima e seconda convocazione.
Un'operazione straordinaria sul capitale non era peraltro materia intonsa al tavolo di amministrazione di Cattolica. Il CdA della compagnia assicurativa aveva già discusso della possibilità di ricorresse ad un aumento di capitale di almeno 200 milioni e all'emissione di un bond subordinato TIER1 dello stesso importo, con lo scopo di tutelare gli interessi degli assicurati.
Un atteggiamento più conservativo che negli ultimi quattro anni si è tradotto in una sforbiciata nel portafoglio dell'esposizione ai titoli di Stato italiani, passati dal 73% del 2016 al 55% del 2020. Anche la componente di equity è stata calmierata, con l'investimento azionario che si è mantenuto sempre con una quota bassissima (0,5%) nel portafoglio.
Mercato sfidante e diatriba legale con Minali: due spine nel fianco
Il dilagare del Coronavirus e dei suoi effetti negativi sull'economia ha creato uno scenario congiunturale sfidante per molti settori di business. Tra il rischio di minori incassi da premi (aziende che chiudono), calo dei ritorni sugli investimenti (mercati finanziari in calo) e pagamento di rimborsi superiori allo standard (assicurati contro eventi straordinari/epidemie/costi sanitari), le sfide per il comparto assicurativo poste dal Covid sono molteplici. Tenendo conto di queste variabili e dell'evoluzione incerta che il virus potrà assumere nei mesi a venire, il management aveva già deciso di non distribuire gli utili d'esercizio.
I mercati peraltro già prima dello scoppio del Coronavirus sul suolo italiano avevano iniziato a guardare con distacco a Cattolica Assicurazioni. A pesare sul sentiment degli investitori lo scotto lasciato dalla brusca uscita dalla guida della compagnia dell'AD Nicola Minali.
Il 31 ottobre 2019 14 consiglieri su 16 hanno revocato le deleghe operative assegnate a Minali dal Direttore Generale Carlo Ferraresi. La ragione delle decisioni del Consiglio vanno ricercate nella differenza di vedute tra il CdA e l'Amministratore Delegato sull'organizzazione e le strategie societarie. Il mercato non approvò, così come Minali. I legali del manager hanno citato in giudizio Cattolica Assicurazioni dopo l'ufficializzazione delle dimissioni e il mancato pagamento da parte della compagnia veronese di 9,6 milioni di euro.
Warren Buffett subisce un'altra perdita clamorosa
Tra i motivi di rottura con Minali vi sarebbe stato anche l'approccio al mercato e il rapporto con i soci. Dall'ottobre 2017, tra gli azionisti di Cattolica Assicurazioni vi è anche Warren Buffett con una quota del 9,047% del capitale.
Già nell'ottobre scorso aveva manifestato tutto il suo disappunto dopo il ribaltone al vertice del CdA, con il ritiro delle deleghe. Oggi l'oracolo di Ohama sta contando le perdite di un investimento sbagliato. La Berkshire Hataway di Buffett aveva comprato nel 2017 15,7 milioni di azioni di Cattolica Assicurazioni dalla Banca Popolare Vicentina a un prezzo medio di 7,35 euro, spendendo 115,8 milioni di euro.
Escludendo i dividendi incassati, se si pensa che oggi il titolo ha chiuso le contrattazioni di Borsa a 3,434 euro si può quantificare una perdita per Buffett nell'ordine di 56 milioni di euro, quasi la metà del capitale investito. Senza contare che sottoscrivere l'aumento di capitale potrebbe costargli fino a 45,235 milioni di euro aggiuntivi.
Questo 2020 per Buffett non è certamente dei migliori. L'nvestitore americano è rimasto scottato dal Covid. Per vedere i danni terribili che il Covid ha apportato nei confronti del guru della finanza basta dare uno sguardo alla trimestrale della holding statunitense gestita da Buffett: una perdita di 50 miliardi di dollari.
Gli analisti abbassano il TP delle azioni Cattolica
La notizia che riguarda l'aumento di capitale e l'emissione di un'obbligazione convertibile è considerata molto negativamente dagli analisti che ora vedono uno scenario futuro tetro e abbassano il rating della compagnia. Equita Sim ritiene che un aumento del capitale da 500 milioni potrà portare a una riflessione sulla governance della società. Però la cosa va al di là dello scenario previsto fino a oggi dagli analisti, ossia di un aumento di 250 milioni e dell'emissione di un Bond RT1 di 100 milioni. Pertanto la società ha tagliato del 25% il prezzo obiettivo del titolo Cattolica Assicurazioni, portandolo a 3,7 euro. Alle previsioni fosche di Equita Sim, si allineano quelle di Banca IMI che raccomanda di mantenere il titolo in portafoglio ma con un target price rivisto e che non va oltre 5,8 euro.