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Sottoscritto nella notte un memorandum di intesa tra Nexi e Sia per la fusione che avverrà la prossima estate;
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Il polo nascente rappresenterà il leader numero uno del digitale in Europa;
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Gli analisti considerano positivo il deal e scommettono sul titolo Nexi in Borsa
La notizia ufficiale è arrivata nella notte. I Consigli di Amministrazione di Sia e Nexi hanno sottoscritto una bozza per la fusione tra la big tech europea di Cassa Depositi e Prestiti e la società italiana leader dei pagamenti digitali. L'accordo è stato controfirmato dagli azionisti di riferimento dei due gruppi, ossia CDP Equity e Fsia Investimenti per Sia e Mercury UK per Nexi.
Ora la palla passa agli organi societari per l'approvazione e ovviamente alle Autorità regolamentari per le autorizzazioni, fermo restando l'assenza di obblighi di OPA per il gruppo nascente e l'esito positivo della due diligence finanziaria. Si stima che tutta l'operazione possa ultimarsi entro l'estate del 2021.
Dall'aggregazione nascerà il polo digitale numero uno in Europa guidato da Paolo Bertoluzzo, attualmente al comando di Nexi, che assumerà il ruolo di Amministratore Delegato. Nicola Cordone, che al momento guida Sia, è incaricato della gestione ordinaria della società fino al termine delle operazioni.
Fusione Nexi-Sia: i termini dell'accordo e i vantaggi
L'accordo tra i due leader del digitale prevede un rapporto di cambio così configurato: 1,5761 azioni Nexi per ogni azione Sia, con l'azienda italiana che avrà una quota del 70% del nuovo capitale e Sia il rimanente 30%. In via indiretta, Cassa Depositi e Prestiti otterrà un pacchetto intorno al 25% e Mercury UK di circa il 23%.
Il polo nascente sarà quotato sull'MTA di Borsa Italiana e rappresenterà una public company facente parte di una tra le dieci società più capitalizzate, con un valore complessivo di 15 miliardi di euro e un flottante superiore al 40% del capitale azionario. Dal punto di vista dei vantaggi economici, gli analisti stimano sinergie industriali e finanziarie intorno ai 150 milioni di euro, con un risparmio di circa 100 milioni di costi operativi e un maggior ricavo di 50 milioni, il che porterebbe a un margine operativo di quota 35 milioni.
Le due società stimano inoltre che nel 2022 l'utile per azione potrebbe crescere a doppia cifra. Alla fine ciò che verrà messo in piedi rappresenta un colosso digitale con 2 milioni di merchants, 120 milioni di carte e 21 miliardi di transazioni. I ricavi aggregati saranno di 1,8 miliardi, con un risultato netto di 1 miliardo e un flusso di cassa operativo di 800 milioni. Il nuovo gruppo diffonderà i suoi servizi digitali in 15 Paesi a livello mondiale e impiegherà circa 5,5 mila lavoratori dipendenti.
Fusione Nexi-Sia: reazione in Borsa e giudizio degli analisti
Rombo di tuono per il titolo Nexi a Piazza Affari stamattina dopo l'annuncio dell'accordo di fusione con Nexi. Nelle prime contrattazioni della giornata, le azioni della società leader dei pagamenti digitali sono volate oltre il 7% in scia all'entusiasmo per il deal, per poi stabilizzarsi intorno al 4,2%.
Gli analisti vedono di buon occhio l'affare e alzano il target price per Nexi. Secondo Jefferies la fusione con Sia sarà un'operazione strategicamente rilevante in quanto, raggiungendo delle dimensioni significativa in Italia, il nuovo gruppo accelererà il consolidamento del mercato. Per questa ragione la banca d'affari americana fissa in 20 euro il prezzo per Nexi, dalla quotazione attuale di 17,60.
Sulla stessa posizione Equita, che ha alzato da 15 euro a 16,2 il target price per la società guidata da Paolo Bertoluzzo. La SIM milanese ritiene che la fusione apporta dei vantaggi anche a livello di diversificazione, oltre che di consolidamento. Infatti grazie a Sia verrà acquisito un cliente come Unicredit e dal punto di vista geografico si sfrutterà il 32% di ricavi della società controllata da CDP fuori dall'Italia. Gli esperti di Equita prevedono un EPS adjusted di Nexi per il 2022 dell'11% e per il 2023 del 14%.