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Durante la prossima conferenza dedicata agli sviluppatori, Apple potrebbe annunciare l’intenzione di produrre in casa i chip per i propri personal computer;
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Apple starebbe quindi per disdire l’accordo che la lega dal 2005 a Intel;
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l’obiettivo di Apple è quello di diventare completamente indipendente nella produzione, e di creare hardware sempre più efficiente a livello energetico.
Rumors sempre più insistenti lasciano presagire che il prossimo 22 giugno Apple possa annunciare ufficialmente l’installazione sui propri personal computer di chip prodotti in casa. La comunicazione dovrebbe avvenire durante il prossimo convegno annuale dedicato agli sviluppatori Apple, che quest’anno avverrà online e coinvolgerà circa 23 milioni di persone in tutto il Mondo.
La svolta è epocale. Sarebbe infatti la prima volta in 36 anni che verrebbero montati sui Mac dei chip prodotti direttamente dal colosso tecnologico di Cupertino. La scelta di Apple ha come obiettivo primario il completo controllo della catena software e hardware. Il fine è quello di arrivare a produrre batterie molto più efficienti e durature. In secondo luogo, Apple ha bisogno di ottenere chip che si evolvono molto più rapidamente per rimanere al passo dei concorrenti.
In passato il fornitore dei chip è stato cambiato solo due volte: inizialmente era Motorola, quindi PowerPC, e dal 2005 è stato stretto un accordo, tuttora in vigore, con Intel. Se le voci dovessero essere confermate da un annuncio ufficiale sarebbe un duro colpo per l'azienda tecnologica USA guidata da Robert Swan. Intel perderebbe un cliente fondamentale che detiene il 10% del mercato mondiale dei personal computer.
WWDC 2020: le altre novità Apple attese dal Mondo
Dal punto di vista tecnologico, il chip prodotto da Cupertino si baserà sullo stesso principio di quelli già installati su tablet e iPhone, caratterizzati da un ridotto impatto energetico. Durante la conferenza per gli sviluppatori (WWDC) saranno inoltre svelate le novità riguardanti i sistemi iOS relativi ad iPhone e iPad.
Apple ha previsto anche degli ampliamenti per il proprio orologio Apple Watch, aggiungendo altre funzioni riguardanti il controllo della salute. Saranno annunciati gli aggiornamenti relativi ai sistemi operativi della piattaforma streaming AppleTV e dei computer.
Alla luce delle possibili reazioni alla probabile scelta del gigante di Cupertino, analizziamo ora l’andamento in Borsa delle azioni Apple e Intel quotate a Wall Street e i livelli tecnici da tenere sotto osservazione per poter valutare strategie di trading.
Azioni Apple
All’interno di un incessante trend al rialzo di lungo periodo, da inizio 2019 la Big Tech quotata al NASDAQ ha sviluppato un’ulteriore impulso rialzista molto forte. Dopo il violento crollo tra metà febbraio e metà marzo scorso, che ha coinvolto le quotazioni di tutti gli indici di Borsa, Apple ha trovato un ottimo supporto in prossimità della media mobile a 200 giorni. La successiva ripresa ha permesso di recuperare rapidamente quanto perso durante il Covid-19 e il titolo ha aggiornato più volte il proprio massimo storico. Gli allunghi delle ultime sedute di Borsa appaiono quindi dei movimenti volti a una prosecuzione del trend positivo. In questo contesto, l'analisi del grafico daily consente di individuare i seguenti livelli chiave per impostare strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: attendere un ritracciamento dopo il breakout dei massimi avvenuto in questi giorni
Stop: appena al di sotto del minimo relativo precedente
Target: trailing profit.
Short
Ingresso: breakout area 313,09 USD
Stop: appena al di sopra del massimo relativo precedente
1° Target: area 300,21 USD 2° target: area 287,47 USD.
Azioni Intel
Fondata nel 1968 a Mountain View, California, e quotata al NASDAQ, Intel è uno dei maggiori produttori di chip per computer del mondo. Osservando un grafico di Borsa di più ampio respiro, su un time frame settimanale, si nota che i prezzi hanno formato, tra inizio 2018 e la metà del 2019, un’ampia fase laterale all’interno di un solido trend al rialzo. In seguito il titolo ha sviluppato un nuovo impulso rialzista che poi è stato vanificato dal sell off dello scorso febbraio. In area 43 USD Intel ha quindi trovato un solido supporto che ha determinato un deciso rimbalzo, che sta riportando il titolo sui massimi storici fatti segnare quest’anno. Analizzando il grafico giornaliero cerchiamo ora di individuare i livelli chiave per impostare strategie di trading sia al rialzo che al ribasso:
Long
Ingresso: breakout area 64,14 USD
Stop: appena al di sotto di 60,83 USD
1° Target: area 67,71 USD 2° target: trailing profit.
Short
Ingresso: breakout area 60,83 USD
Stop: appena al di sopra di 65,11 USD
1° Target: area 56,10 USD 2° target: area 50,93 USD.