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Moderna riceve dal Governo USA 472 milioni di dollari per la Fase 3 della sperimentazione del vaccino anti-Covid19;
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L'obiettivo di Moderna è quello di produrre 1 miliardo di dosi entro la fine del 2021;
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Il titolo a Wall Street vola durante le prime fasi di contrattazione mettendo a segno un +10%
Vola a Wall Street il titolo Moderna. Durante i primi scambi le azioni al NASDAQ salgono dell'10%. La Fase 3 relativa alla sperimentazione del vaccino che la società biomedica ha iniziato da mesi, è ormai in uno stato molto avanzato. Ieri è arrivata la comunicazione che i partecipanti al dosaggio sono già stati avviati e la speranza del buon esito della verifica potrebbe presto divenire realtà.
In aggiunta a questo, l'azienda di Cambridge ha fatto sapere che riceverà 472 milioni di dollari da parte dell'Autorità di ricerca e sviluppo biomedica per poter finanziare un numero ancora maggiore di partecipanti durante questa fase avanzata, che è la più delicata. Già nel mese di aprile, Moderna aveva ricevuto 483 milioni di dollari dal Governo dopo che la Fase 1 che aveva dato dei risultati molto incoraggianti. Infatti dei 45 pazienti testati, tutti quanti avevano sviluppato gli anticorpi senza manifestare effetti collaterali.
Ora, la sperimentazione randomizzata delle Fase 3 dovrebbe coinvolgere circa 30.000 persone, metà delle quali riverà 100 microgrammi di vaccino sperimentale e l'altra metà un placebo. L'effetto sarebbe quello di prevenire la sintomaticità della malattia e impedire la manifestazione di forme gravi di Coronavirus che richiedono il ricovero ospedaliero. In buona sostanza tutto questo dovrebbe portare a una contrazione del virus. L'indagine verrà condotta con il supporto dell'Istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive.
Gli altri competitor in fase avanzata di sperimentazione
Attualmente Moderna sta contendendo il primato nella produzione efficace di un vaccino anti Covid-19 con altre società, tra cui la britannica AstraZeneca e il gruppo congiunto rappresentato dall'americana Pfizer e dalla tedesca Biontech.
AstraZeneca ha sostenuto settimana scorsa di essere a buon punto per produrre le prime dosi entro settembre e per completare il ciclo di sperimentazione entro la fine dell'anno.
Mercoledì scorso invece è stato annunciato che il Governo statunitense erogherà 1,95 miliardi di dollari per finanziare la prima fase di 100 milioni di dosi al progetto congiunto Pfizer-Biontech. L'obiettivo in tal caso è quello di produrre 100 milioni di dosi entro il 2020 e 1,2 miliardi di dosi entro il 2021.
Moderna dal canto suo conta di distribuire circa 500 milioni di dosi in una prima fase, fino ad arrivare a 1 miliardo di dosi a partire dal 2021.
Il direttore dell'Istituto Nazionale della Salute, Francis Collins, ha dichiarato che avere un vaccino testato e sicuro entro la fine del 2020 è un obiettivo molto ambizioso, ma che è quello giusto per il popolo americano.
Azioni Moderna: andamento a Wall Street
Le azioni Moderna sono cresciute enormemente dall'inizio dell'anno: circa il 274%, a fronte di un -0,61% della performance dello S&P 500. Oggi il titolo sta mettendo come a segno come detto sopra un +10%.
Dai massimi del 17 luglio a 95,21 le quotazioni hanno perso parecchi punti negli ultimi giorni, alimentando il sospetto di una bolla dopo il rally poderoso. In verità già 3 mesi fa qualcuno aveva ipotizzato questa eventualità una volta che è stata lanciata l'OPV da parte della società. Nell'occasione venne accostato l'evento a quanto successe con altre compagnie il cui titolo in Borsa ha visto un triste epilogo, tipo Kristal Biotech, Clovis, Novavax, Hexo, Bellerophon.
Probabilmente qui si tratta di un caso diverso, l'avanzamento della fase di sperimentazione fa pensare che potremmo essere agli sgoccioli, ci sarà da capire quanto una volta che verrà comunicato l'esito (se sarà positivo) il mercato abbia già incorporato tutto nei prezzi.