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Novavax in grande spolvero in Borsa grazie ai risultati promettenti sul suo vaccino contro il Coronavirus. Nel breve periodo il rally potrebbe subire un temporaneo stop
Con gli effetti economici causati dalla pandemia di Coronavirus, primo fra tutti il crollo record del 32,9% del PIL USA nel 2° trimestre 2020, si fa sempre più sfrenata la corsa alla ricerca di un vaccino o di un trattamento efficace contro l’infezione. Secondo il New York Times, al momento ci sarebbero oltre 165 vaccini in via di sviluppo, con 27 entrati nella fase di sperimentazione umana.
Vaccino Coronavirus: alla gara si aggiunge Novavax
Recentemente sono emersi sviluppi interessanti dal vaccino contro il COVID in via di sviluppo da Novavax, azienda statunitense che ha siglato un accordo da 1,6 miliardi di dollari con il Governo americano per produrre 100 milioni di dosi entro l’inizio del 2021.
Secondo quanto riporta il New York Times, la società ha prodotto due ricerche, il primo sugli esseri umani e il secondo sulle scimmie.
Nel primo test 56 volontari hanno sviluppato un alto tasso di anticorpi contro il Coronavirus senza riscontrare effetti collaterali pericolosi. Nel secondo studio le scimmie sono risultate protette efficacemente dal virus. Per il virologo John Moore della Weill Cornell Medicine i risultati sono i più impressionanti da lui riscontrati. Il deal prevede che l’azienda statunitense riceverà ulteriori fondi dal Governo USA se verrà provata l’effettiva efficacia del vaccino.
Azioni Novavax: analisi tecnica e strategie operative
A Wall Street le azioni Novavax stanno mettendo a segno un rialzo superiore al 18% nella sola seduta di oggi. Da un punto di vista grafico la salita di oggi ha permesso alle quotazioni di superare la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 20 e 29 luglio 2020. I prezzi sembrano ora mirare alla resistenza di lungo periodo posta nell’intorno psicologico dei 200 dollari, lasciata in eredità dai massimi del 24 febbraio 2015.
Nel breve periodo però il rally del titolo potrebbe non essere sostenibile, specie se si considera che da inizio anno i corsi hanno registrato un rialzo superiore al 4.490%. Per questo motivo, la resistenza in zona 200 dollari potrebbe dare vita a una prima correzione dei venditori, i quali potrebbero porre pressioni fino a quota 160 dollari, dove passano la trendline menzionata prima e quella disegnata con i minimi del 6 e 13 luglio 2020. Da quest’area si potrebbe tornare a guardare con favore ad un’operatività di stampo rialzista.
Operativamente quindi, strategie di natura short possono essere valutate in caso di arrivo verso la soglia psicologica dei 200 dollari. In tal caso, lo stop loss sarebbe localizzato a 217 dollari, mentre l’obiettivo a 170 dollari.