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Il Coronavirus ha impattato anche sulla fusione FCA-PSA, in particolare modificando alcuni punti sull'accordo per Stellantis. Dettagli e analisi tecnica delle azioni FCA
Le azioni FCA saranno sotto i riflettori a Piazza Affari, con gli investitori che hanno nuove informazioni sulla fusione con la francese PSA. Nello specifico, le due società hanno discusso sul dividendo straordinario da 5,5 miliardi di euro che l’azienda guidata da Mike Manley dovrebbe staccare ai suoi azionisti. In generale comunque sono state fatte diverse modifiche riguardo agli accordi per creare Stellantis in virtù dell’impatto del Coronavirus, ecco quali.
FCA-PSA: i dettagli della modifica degli accordi
Come anticipato prima, la questione cedola straordinaria di FCA subirà delle modifiche, in quanto verrà ridotto a 2,9 miliardi di euro prima della chiusura dell’accordo. Oltre a questo, la quota del 46% di Faurecia che PSA detiene verrà distribuita a tutti gli azionisti di Stellantis dopo la chiusura del deal. In questo modo, la partecipazione di FCA e PSA in Faurecias sarebbe pari al 23% a testa.
La proprietà della nuova entità rimane invece invariata al 50 e 50. La questione dividendo non si limita a quanto menzionato prima, in quanto potrebbe venire decisa una distribuzione da 500 milioni di euro per parte prima della fine dell’operazione. In alternativa, si dovrà valutare l’erogazione di 1 miliardo di euro a trattativa chiusa.
Per il resto sono state confermate le decisioni prese nel Combination Agreement del 17 dicembre 2019. La fusione dovrebbe avvenire entro il 1° trimestre del 2021. Da evidenziare anche come le sinergie del nuovo gruppo a regime siano previste ad oltre 5 miliardi di euro, in deciso rialzo rispetto alle precedenti stime di 3,7 miliardi di euro.
FCA: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, ieri i prezzi delle azioni FCA hanno messo a segno un pattern di Shooting Star a ridosso della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 7 giugno e 11 agosto 2020. Questo modello evidenzia una potenziale conclusione del rimbalzo avviato a inizio settembre dopo il rimbalzo da parte delle quotazioni sulla soglia psicologica dei 9 euro, dove transitano il livello orizzontale espresso dai massimi del 27 aprile scorso e la trendline disegnata con i minimi dell’11 giugno e 30 luglio 2020.
Per i corsi il mantenimento al di sopra dei 9 euro risulta fondamentale per riuscire a tenere vivo l’impulso positivo in atto dalla seconda metà di marzo 2020. In tal senso, se la resistenza dinamica a 10,5 euro dovesse venire violata, i compratori avrebbero la possibilità di accelerare spingendosi verso il successivo ostacolo a 11,5 euro.
Operativamente si potrebbe sfruttare una discesa al di sotto di 9,78 euro per valutare una strategia short di breve periodo con stop loss localizzato a 10,26 euro e obiettivo a 9,18 euro. In alternativa, vista l'apertura caratterizzata da grande forza di oggi, ci sarebbe la possibilità di pianificare un'operatività di stampo long per il medio periodo da 10,09 euro con stop loss a 8,81 euro con stop loss a 11,5 euro.