Tra le materie prime vi è in evidenza il petrolio nelle ultime ore, sopratutto dopo la pubblicazione del nuovo Oil Markets Report dell’International Energy Agency (IEA). Per il quarto trimestre di quest’anno, l’agenzia stima una contrazione della domanda di 240.000 barili giornalieri, che dovrebbe portare il totale del 2022 a segnare un aumento di 2,1 milioni di barili.
Nel 2023 la crescita delle richieste dovrebbe passare a 1,6 milioni di barili. Nel report di ottobre l’incremento della domanda era visto a 1,9 milioni di barili per il 2022 ed a 1,7 nel 2023. Per quanto riguarda l’offerta, ad ottobre è stata registrata una crescita di 410.000 barili a 101,7 milioni giornalieri, ma il dato è visto in negativo di 1 milione in scia ai tagli varati dall’ OPEC+ e del “ban” al petrolio russo da parte dell’UE.
La Russia potrebbe avere difficoltà a trovare nuovi mercati per il suo petrolio una volta che entrerà in vigore un divieto europeo di importazione, spingendo potenzialmente la produzione media della nazione sotto i 10 milioni di barili al giorno l'anno prossimo, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia.
Intanto l’OPEC ha di recente abbassato le sue previsioni per la crescita della domanda globale di petrolio per il 2022, per la quinta volta da aprile, di 100.000 barili al giorno a 2,55 milioni di barili al giorno. Il Cartello ha citato le crescenti sfide economiche, tra cui l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico del petrolio WTI e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del petrolio WTI rimane impostato al ribasso sia nel breve che nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati a giugno 2022 in area 117 dollari al barile. Dopo un rimbalzo avvenuto tra il 18 ottobre e il 7 novembre scorsi, i corsi hanno nuovamente intrapreso la via del ribasso verso i supporti di breve in area 80 dollari.
Segnali di forza su questo sostegno statico potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo a 93 dollari al barile. Superato questo ostacolo le forze rialziste potrebbero mirare al livello tondo e psicologico a 100 dollari.
Una violazione degli 80 dollari permetterebbe invece ai venditori dapprima di raggiungere il supporto a 76 dollari e successivamente l’importante area di concentrazione di domanda a 62 dollari, zona lasciata in eredità dai minimi registrati ad agosto e dicembre 2021. Vediamo ora come operare sul petrolio WTI con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 82,50 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 80 dollari, mentre il target a 93 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sul petrolio WTI con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23N4R3, livello di KO a 75,9065 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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