La volatilità del mercato valutario è scesa ai minimi da prima della pandemia di Covid-19 (il Deutsche Bank Currency Volatility Index segna il minimo da febbraio 2020), con gli investitori che rimangono alla finestra in attesa di segnali più chiari sulla traiettoria dell'inflazione e su come risponderanno le Banche centrali.
Il mercato è particolarmente cauto tra l'imminente riunione della BCE e i dati sull'inflazione degli Stati Uniti che verranno pubblicati domani, oltre alla riunione della Federal Reserve che si terrà la prossima settimana (clicca qui per conoscere i market mover della settimana dal 7 all'11 giugno 2021). Il dollaro USA intanto è in rialzo, dopo numeri sul lavoro più deboli delle attese che hanno leggermente allentato i timori di un tapering da parte della Fed prima del previsto.
Resta comunque la preoccupazione che la Banca centrale USA possa iniziare a discutere una riduzione degli acquisti di asset al meeting FOMC della prossima settimana, sopratutto dopo le parole della Segretaria del Tesoro Janet Yellen, la quale ha affermato che tassi di interesse più alti sarebbero positivi per l'economia a stelle e strisce. Vediamo dunque il quadro tecnico del cambio EUR/USD e come operare.
Forex, EUR/USD: l’analisi tecnica
Il cambio EUR/USD ha perso forza dopo il test della resistenza statica a 1,2243 dollari lasciata in eredità dai massimi registrati il 25 febbraio 2021. La struttura tecnica ha mostrato un primo segnale di debolezza con la violazione della trendline che conta i principali minimi crescenti che si sono sviluppati da marzo 2021 mentre un secondo allarme è arrivato con l’incapacità dei corsi di segnare un nuovo massimo crescente (1 giugno) e segnare un minimo inferiore al precedente swing (4 giugno).
Nonostante ciò la tendenza nel medio termine rimane ancora orientata al rialzo, mentre i corsi rimangono al di sopra del livello psicologico di 1,2100 dollari. Un ritorno verso questo supporto chiave, con una conseguente ripresa di forza da parte dei compratori, potrebbe favorire l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso il primo target potrebbe essere collocato in prossimità della recente area resistenziale a 1,2243 dollari.
La positività verrebbe meno con una chiusura, idealmente in prossimità dei minimi di seduta, di 1,2000, mossa che darebbe ampio spazio di manovra ai venditori fino a 1,1900 e successivamente verso i minimi di aprile a 1,1710 dollari. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Forex, EUR/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1,2100 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1,2080 dollari, mentre il target a 1,2243 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A222XH7, leva 10 e prezzo ask a 12,360 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 11,548 euro, stop loss a 11,346 euro e target a 12,977 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A222XH7 per un controvalore di 617,55 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 648,85 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 567,30 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del cambio EUR/USD dovranno raggiungere i 1,094628 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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