Gli operatori dei mercati finanziari sono concentrati sull’andamento del dollaro USA dopo le parole del Governatore della Banca centrale USA Jerome Powell. Il biglietto verde conferma il recupero messo a segno negli ultimi giorni, mentre si trova in prossimità del massimo da 7 mesi nei confronti dello yen e 5 mesi rispetto al franco svizzero.
Durante il suo intervento a una conferenza del Wall Street Journal, Powell ha usato parole accomodanti nei confronti del recente andamento dei tassi di interesse, ma i termini “transitorio” e “temporaneo” non sono piaciuti ai mercati, che hanno reagito facendo balzare il Treasury a dieci anni all’1,54%.
Il numero uno della Banca centrale USA ha dichiarato di aspettarsi un aumento dell’inflazione nei prossimi mesi anche se ha precisato che “non sarà motivo sufficiente per spronare la banca centrale ad aumentare i tassi di interesse”, e che comunque “probabilmente questi rialzi saranno transitori e bisognerà pazientare”.
Il numero uno della FED ha infatti ribadito che l’aumento dei tassi è un segno di confidenza del mercato per le attese di una ripresa economica, complice anche il pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi proposto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale attende il via libera al Senato. Vediamo il quadro tecnico e le strategie operative sul cambio principale, l’EUR/USD.
Forex, EUR/USD: l’analisi tecnica
I corsi del cambio EUR/USD rimangono inseriti nel trend lateral-ribassista iniziato dai top in area 1,2351 il 6 gennaio 2021. Nel breve termine un ulteriore segnale di debolezza è avvenuto con la violazione della trendline che conta i minimi del 4 novembre 2020 e del 5 febbraio 2021, che ora transita a 1,2063 dollari.
Nonostante la tendenza rimanga impostata al ribasso, al momento i corsi dovranno oltrepassare il livello di concentrazione di domanda posto a 1,1950, sul quale i corsi hanno – per il momento – interrotto la loro discesa.
Un eventuale breakout di questo sostegno darebbe modo alle quotazioni di raggiungere 1,1840 dollari prima di giungere in prossimità del prossimo supporto di natura tecnica e psicologica posto a 1,1600. Al momento dunque segnali di forza dai livelli attuali potrebbero ancora dare il via ad operazioni di matrice long (a patto di una tenuta di 1,1950), ma sono necessarie entrate più conservative.
A tal proposito, vista la recente debolezza si potrebbe attendere il breakout di 1,2015 prima di implementare qualsiasi posizione in acquisto. Se ciò dovesse accadere lo stop loss potrebbe essere collocato a 1,1945, poco al di sotto del livello chiave precedentemente menzionato. Vediamo la strategia e i livelli nel dettaglio.
Forex, EUR/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1,2015 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1,1945 dollari, mentre l’obiettivo a 1,2250 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A223034, leva 10 e prezzo ask a 12,350 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 12,908 euro, stop loss a 12,208 euro e target a 15,258 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A223034 per un controvalore di 1.232,80 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.525,80 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.220,80 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di EUR/USD dovranno raggiungere i 1,072522 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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