L'oro si avvicina a registrare la più grande perdita settimanale degli ultimi 15 mesi dopo le dichiarazioni da “falco” della Federal Reserve. I funzionari del FOMC hanno segnalato che l'inasprimento della politica monetaria potrebbe iniziare prima del previsto: Powell ha affermato che la Banca centrale avrebbe avviato una discussione sul ridimensionamento degli acquisti di obbligazioni utilizzate per sostenere i mercati finanziari e l'economia durante la pandemia di Covid-19.
Tuttavia, il governatore della Fed ha avvertito che le discussioni sull'aumento dei tassi di interesse sarebbero "altamente premature" (clicca qui per le dichiarazioni della Fed nell’ultimo meeting). Intanto le quotazioni dell’oro si stanno stabilizzando vicino al livello più basso di sei settimane poiché gli investitori ora discutono sui tempi in cui è probabile che la Fed inizi a tagliare i suoi acquisti di obbligazioni.
Secondo gli economisti di Barclays, la svolta da falco di anticipare l'inizio dei rialzi dei tassi di interesse entro il 2023 mette la Banca centrale sulla buona strada per annunciare formalmente il tapering alla riunione di settembre e iniziare a rallentare i suoi 120 miliardi di dollari di acquisti mensili di obbligazioni a novembre. Vediamo quindi cosa dice l’analisi tecnica sull’oro e come operare.
Materie prime, oro: l’analisi tecnica
A seguito delle dichiarazioni della Fed le quotazioni dell’oro hanno dato vita ad un movimento impulsivo ribassista che ha portato i corsi al test del supporto statico a 1.765 dollari. Dopo circa due mesi all’insegna del rialzo, con le quotazioni che erano arrivate oltre area 1.900 dollari l’oncia, ora il quadro tecnico rialzista è stato gravemente compromesso.
A livello tecnico sono infatti stati due gli elementi che hanno fornito segnali di un ritorno dei venditori a mercato: il primo è la violazione del livello statico a 1.850 dollari mentre il secondo la violazione della trendline discendente che collega i massimi assoluti a quelli registrati il 6 gennaio 2021, ora transitante a 1.832 dollari.
Ora i corsi hanno interrotto il movimento ribassista sul supporto a 1.765 dollari, area dalla quale i compratori potrebbero tornare in vantaggio. La tenuta di questo livello sarà di fondamentale importanza per le forze rialziste, in quanto una violazione potrebbe trasportare i corsi sulla successiva area di concentrazione di domanda posta a 1.678 dollari. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1.800 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.780 dollari, mentre il target a 1.850 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A2233D6, leva 10 e prezzo ask a 18,671 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 20,766 euro, stop loss a 18,778 euro e target a 25,776 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A2233D6 per un controvalore di 1860 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 2.577,60 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.877,80 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere i 1.593,24 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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