I prezzi del petrolio sono in rialzo, sostenuti dalla decisione dell'OPEC+ di continuare a reintrodurre gradualmente le forniture sul mercato, oltre che dal ritmo lento dei colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti. I futures ieri hanno sfiorato i 70 dollari per barile, massimi dal 2018.
"Le solide dinamiche relative alla domanda di greggio e i probabili ritardi nei colloqui per un accordo sul nucleare iraniano hanno portato i prezzi del petrolio oltre la soglia attentamente monitorata dei 70 dollari", ha detto Norbert Rucker, analista presso Julius Baer.
Aspettandosi una ripresa della domanda di carburante, il Cartello ha ieri concordato di continuare a ridurre i tagli alla produzione per tutto il mese di luglio. Gli analisti hanno inoltre detto che i lenti progressi nei colloqui sul nucleare iraniano permetteranno alla domanda di riprendersi prima del ritorno sul mercato del greggio di produzione dell’Iran.
Secondo due diplomatici occidentali e un funzionario iraniano, i colloqui si interromperanno probabilmente domani, ma non è chiaro se riprenderanno prima delle elezioni presidenziali del 18 giugno in Iran. Gli investitori monitoreranno anche i report sulle scorte di prodotti raffinati che verrà pubblicato oggi dall'American Petroleum Institute (API) e dall'Energy Information Administration (EIA), che verrà rilasciato domani. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul petrolio WTI e come operare.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Le quotazioni del petrolio WTI ieri hanno violato la resistenza statica menzionata in diverse occasioni, lasciata in eredità dai massimi di periodo registrati il 7 marzo scorso in area 68 dollari al barile. La struttura tecnica continua ad essere orientata al rialzo, anche se la candela giornaliera di ieri (pattern Shooting Star) proprio sul livello di offerta menzionato prima potrebbe indicare che un movimento correttivo è alle porte.
In tal senso, si potrebbero implementare strategie long in caso di ritracciamento presso il supporto dinamico di lungo periodo ora transitante a 66,43 dollari al barile. L’obiettivo in questo caso potrebbe essere collocato sui recenti top a 68,87 dollari mentre un target più ambizioso sul livello tondo e psicologico dei 70 dollari al barile.
La struttura rimarrà positiva almeno fino a quando non sarà violato il supporto di breve termine a 61,64 dollari, mossa che potrebbe trasportare corsi presso la successiva area di interesse per i compratori compresa tra i 57,64 e i 58 dollari al barile. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 66,43 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 66 dollari, mentre il target a 70 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22S2A9, leva 10 e prezzo ask a 4,266 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 5,13 euro, stop loss a 4,70 euro e target a 8,70 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22S2A9 per un controvalore di 697,50 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 870 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 470 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere i 61,5504 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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