Dall’inizio del 2021, l’oro ha guadagnato circa lo 0,66%, recuperando terreno dopo la flessione registrata a marzo che ha visto i prezzi scendere al di sotto dei 1.700 dollari l’oncia. “L’oro potrebbe testare nuovi massimi anche quest’anno”, ha affermato a CNBC David Lennox di Fat Prophets. L’inflazione negli Stati Uniti è ancora sotto i riflettori poiché la Fed sta mantenendo il sistema finanziario pieno di liquidità.
La Federal Reserve dallo scorso anno ha mantenuto i tassi di interesse bassi e ha acquistato buoni del Tesoro, nel tentativo di stimolare l’economia colpita dal Covid-19 e mantenere a galla i mercati finanziari.
Lennox durante l’intervista ha indicato i recenti dati sull’inflazione negli Stati Uniti, i quali hanno mostrato che i prezzi stavano aumentando perchè l’indice di spesa dei consumi personali di aprile è balzato più velocemente del previsto.
Il dato è considerato dai funzionari della banca centrale USA come il miglior indicatore dell’inflazione. Letture più elevate dell’inflazione sono destinate a essere un “vantaggio” per l’oro, un bene fisico, ha detto l’esperto.
Nel frattempo, anche il dollaro dovrebbe indebolirsi e potrebbe spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni del metallo giallo, considerato un investimento sicuro in tempi di incertezza del mercato. Nell’ultima settimana, gli hedge fund e altri investitori istituzionali hanno aumentato la loro posizione netta lunga in futures e opzioni sull’oro ai massimi da gennaio. Anche le partecipazioni in fondi negoziati in borsa garantiti da lingotti sono aumentate a maggio dopo tre mesi di deflussi. Vediamo dunque cosa dice l’analisi tecnica sull’oro e come operare.
Materie prime, Oro: l’analisi tecnica
Con il rialzo messo a segno nelle ultime sedute, le quotazioni dell’oro hanno raggiunto – prima di ripiegare – la soglia psicologica dei 1.900 dollari l’oncia. Al momento i prezzi stanno consolidando poco al di sotto di questo livello chiave, mentre riassorbono il recente eccesso di momentum rialzista.
In caso di ritracciamento, segnali di forza in prossimità dei 1882 – 1885 dollari l’oncia potrebbero essere interpretati come opportunità di acquisto in linea con il trend ascendente sottostante. In questo caso il target per i compratori è identificabile a contatto della successiva area di concentrazione di offerta posta a 1.933 dollari l’oncia.
La positività verrebbe meno con un ritorno delle quotazioni al di sotto del supporto statico a 1.850 dollari, mossa che potrebbe consentire ai venditori di tornare dapprima verso il livello tondo dei 1.800 dollari e successivamente a 1.765 dollari l’oncia. Vediamo dunque la strategia odierna e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, Oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1.885 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.880 dollari, mentre il target a 1.930 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22R1R6, leva 10 e prezzo ask a 19,153 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 18,044 euro, stop loss a 17,544 euro e target a 22,545 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22R1R6 per un controvalore di 957,50 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.127,25 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 877,20 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere i 1.705,56 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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