Il petrolio WTI cede terreno dopo aver toccato i massimi di due anni con le forti pressioni per il possibile aumento delle esportazioni dall'Iran, sebbene la ripresa della domanda e i tagli dell'OPEC+ garantiscano un sostegno alle quotazioni.
La domanda è in fase di rimbalzo negli USA e in Europa in seguito al graduale allentamento delle restrizioni per contrastare la pandemia di Covid-19. Altri segnali positivi giungono dall'allentamento delle misure di lockdown in India e dagli accordi dell'OPEC+, che manterrà i tagli alla produzione già concordati per tutto il mese di luglio.
"Le preoccupazioni principali derivano dal ritorno sul mercato dei barili di greggio iraniano, anche se non credo che ci sarà un accordo prima delle elezioni presidenziali", ha affermato Avtar Sandu, Senior commodities manager presso Phillips Futures a Singapore.
L'Iran e le potenze mondiali avvieranno la quinta tornata di colloqui il 10 giugno a Vienna, in cui Washington potrebbe ritirare le sanzioni sulle esportazioni di greggio di Teheran. Vediamo ora cosa dice l’analisi tecnica sul petrolio WTI e come operare.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Le quotazioni del petrolio WTI cominciano a mostrare segnali di cedimento dopo aver sfiorato i 70 dollari al barile. La struttura tecnica è fortemente orientata al rialzo con i corsi che hanno violato la resistenza statica menzionata nelle precedenti analisi, lasciata in eredità dai massimi di periodo registrati il 7 marzo scorso in area 68 dollari al barile.
Il quadro grafico farebbe quindi privilegiare strategie di matrice rialzista in linea con il trend ascendente di più lungo periodo. In tal senso, si potrebbero implementare strategie long in caso di ritracciamento verso l’area supportiva compresa tra i livello statico precedentemente menzionato e il supporto dinamico di lungo termine, ora transitante a 67 dollari al barile. L’obiettivo in questo caso potrebbe essere collocato sul livello tondo e psicologico dei 70 dollari al barile.
La struttura rimarrà positiva almeno fino a quando non sarà violato il supporto di breve termine a 66,80 dollari, mossa che potrebbe trasportare corsi presso la successiva area di interesse per i compratori a 62 dollari al barile. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 67 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 65,50 dollari, mentre il target a 70 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A225UH6, leva 10 e prezzo ask a 7,385 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 7,345 euro, stop loss a 7,34 euro e target a 7,555 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A225UH6 per un controvalore di 736 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 755,50 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 734 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del petrolio WTI dovranno raggiungere i 62,16 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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