Come operare sull’oro? Comprare vendere il metallo giallo mentre le quotazioni rimangono in prossimità dei 2.000 dollari l’oncia? I prezzi dell’oro sono scesi dopo che la Federal Reserve ha annunciato la sua decisione, ampiamente attesa dal mercato, di lasciare invariati i tassi di interesse.
La Federal Reserve ha mantenuto stabile il costo del denaro, ma ha lasciato la porta aperta a un ulteriore aumento dei tassi, mentre l’economia degli Stati Uniti si sta mostrando resiliente. Il presidente della Fed ha anche dichiarato che la banca centrale non sta pensando di abbassare i tassi in questo momento.
Oggi sarà una giornata particolarmente importante sul fronte dei dati macroeconomici. Trader e investitori aspettano i dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti relativi a ottobre. Il mercato si aspetta il dato sulle Non Farm Payrolls a +180.000 unità, rispetto alle 336.000 unità aggiunte a settembre.
Il tasso di disoccupazione è atteso al 3,8% in linea con il dato precedente, mentre il salario orario medio è atteso al 4% a/a, in calo dal 4,2% di settembre. Mercoledì la lettura sulla variazione mensile dell’occupazione nel settore privato non-agricolo elaborata da ADP ha deluso le attese, attestandosi a +113mila unità, al di sotto delle stime a 150mila unità (+89mila unità a settembre). Vediamo ora come operare sull’oro secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico dell’oro è evidentemente impostato al rialzo nel breve periodo, in particolare dai minimi registrati a inizio ottobre in area 1.810 dollari l’oncia. Nelle ultime sedute di contrattazioni si è assistito a una perdita di momentum presso il livello tondo e psicologico dei 2.000 dollari l’oncia.
Un ritorno sopra questo livello potrebbe consentire l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo di profitto identificabile a 2.020 dollari l’oncia e target più ambizioso a 2.050 dollari. Superato anche questo livello, i compratori potrebbero mirare ai top registrati a inizio maggio 2023 in area 2.080 dollari l’oncia.
Il quadro tecnico tornerebbe a favore dei venditori nel breve periodo, e in linea con la tendenza ribassista vista da maggio, con la rottura dei 1.950 dollari l’oncia. Il tal caso i prezzi del metallo prezioso potrebbero essere trasportati verso la successiva area di concentrazione di domanda a 1.900 dollari l’oncia. Vediamo ora come impostare l’operatività con i Certificati di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 2.000 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.990 dollari, mentre il target a 2.020 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sull’oro con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23PXC3, livello di KO a 1.789,198 dollari e leva pari a 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
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