L'oro tenta un recupero dopo le vendite viste nei giorni scorsi sulla scia di un dollaro statunitense più debole e il calo dei Treasury USA, tra le crescenti preoccupazioni che l'economia globale possa precipitare in una recessione.
Il metallo giallo è crollato di quasi il 20% da marzo quando la Federal Reserve ha inasprito in modo aggressivo la sua politica monetaria, spingendo gli investitori a cercare riparo nel dollaro USA. Il metallo, che solitamente ha una correlazione negativa con il dollaro e i tassi di interesse, è stato messo sotto pressione da un dollaro USA più forte.
L’oro è scambiato vicino al livello più basso del mese, mentre pesano i timori di una politica da falco della Banca centrale USA per reprimere l'inflazione. Goldman Sachs ha effettuato alcune simulazioni su quattro scenari di base e tiene conto di tre variabili: rendimenti reali a 10 anni, rischi di recessione negli Stati Uniti e il PIL dei mercati emergenti.
I quattro scenari sull’oro secondo Goldman Sachs
Nel primo scenario, con probabilità del 30% considerato dal modello, l’inflazione USA rallenta già dal prossimo anno e non si verifica alcuna recessione. Le stime degli analisti sui tassi reali statunitensi a 10 anni sono pari all'1,7%. In questo caso il prezzo del metallo prezioso potrebbe scendere a 1.530 dollari l’oncia.
Il secondo scenario, con probabilità del 20%, si caratterizza per la centralità delle politiche monetarie delle Banche centrali sul contenimento dell’inflazione, sulla scia di quanto si sta verificando quest’anno. In questo scenario i tassi reali a 10 anni USA sono visti aumentare di un ulteriore 1,5% e le preoccupazioni sulla recessione si mantengono elevate. In questo caso il prezzo dell'oro potrebbe scendere a 1.500 dollari l’oncia.
Nel terzo scenario, con probabilità del 20%, i timori per la crescita economica accompagnati da un calo dei tassi reali innescano una rotazione a favore degli asset difensivi. In questo caso per gli esperti di Goldman Sachs il prezzo del metallo giallo salirebbe a 2.000 dollari l’oncia.
Il quarto scenario, con probabilità del 30%, si caratterizza per una forte recessione che spinge la Fed alla decisione di riportare gradualmente il costo del denaro a zero in circa tre anni. Si prevede un tasso reale a 10 anni in calo dell’1%, mentre i timori per la crescita avvantaggiano le posizioni difensive. In questo caso i prezzi dell’oro potrebbero raggiungere fino a 2.250 dollari l’oncia segnando un rialzo del 34%. In questo contesto vediamo il quadro grafico dell’oro e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico dell’oro rimane impostato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati l’8 marzo 2022 in area 2.070 dollari l’oncia. Nelle ultime sedute di contrattazioni i corsi hanno perso terreno e si sono riportati al di sotto del supporto statico a 1.680 dollari l’oncia, livello lasciato in eredità dai minimi registrati il 21 luglio scorso.
I compratori per tornare in vantaggio dovranno violare al rialzo il livello dinamico discendente che collega i massimi registrati a marzo, aprile, agosto e ottobre 2022, ora transitante a 1.690 dollari l’oncia. In tal caso le forze rialziste avrebbero ampio spazio di manovra, idealmente fino alla successiva area di concentrazione di offerta compresa tra i 1.786 e i 1.809 dollari l’oncia, massimi registrati lo scorso agosto.
Per quanto riguarda l’operatività ribassista in linea con il trend dominante, questa potrebbe essere valutata in caso di segnali di debolezza in area 1.690-1.700 dollari l’oncia. In questo caso il primo obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere localizzato sui minimi di fine settembre a 1.614 dollari l’oncia mentre un target più ambizioso potrebbe essere identificato in area 1.560 dollari l’oncia, massimi registrati tra agosto e settembre 2019. Vediamo ora come operare sull’oro con i Certificati Turbo 24 di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie short da 1.690 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.705 dollari, mentre il target a 1.615 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Short sull’oro con un livello Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Short con ISIN DE000A23BGG9, livello di KO a 1.820,85 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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