Le indicazioni di un rallentamento dell'inflazione più rapido del previsto hanno innescato un rialzo dell'oro e dei metalli preziosi in generale, con il dissolversi della cautela dei trader sul rischio di un altro aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il tasso di inflazione negli USA è rallentato più delle stime, al 3,2% anno su anno a ottobre rispetto al 3,7% registrato a settembre e agosto. Il mercato si aspettava una frenata al 3,3%. Il dato core è passato al 4% a/a dal 4,1% di settembre (attese al 4,1%), mentre su base mensile si è attestato a +0,2% dal +0,3% precedente.
Con i dati in calo, i mercati ora stanno scomettendo sulla fine della stretta sui tassi da parte della Fed, dopo che il presidente Jerome Powell la scorsa settimana aveva avvertito che la Banca centrale USA non era sicura di aver fatto abbastanza.
Dopo il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti, il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha affermato che la banca centrale sta facendo progressi concreti sull'inflazione, ma non è convinta che l'inflazione si stia dirigendo con regolarità all’obiettivo del 2% nel medio termine. In questo contesto, vediamo ora come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico dell’oro torna positivo nel brevissimo termine, grazie al balzo delle quotazioni registrato nelle ultime sedute di contrattazioni. I prezzi del metallo prezioso hanno rimbalzato da area 1.930 dollari, tornando sopra il livello orizzontale a 1.946 dollari l’oncia.
In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1.960 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In questo caso l’obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere identificabile in prossimità della successiva resistenza a 1.984 dollari l’oncia.
Superato quest’ostacolo, i corsi potrebbero raggiungere i massimi di fine ottobre scorso in area 2.000 dollari l’oncia. La struttura tecnica tornerebbe a favore dei venditori con la rottura della linea di tendenza che conta i minimi segnati il 6 ottobre e il 13 novembre, ora transitante a 1.942 dollari l’oncia. Vediamo ora come impostare l’operatività con i Certificati di IG.
Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 1.960 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.950 dollari, mentre il target a 1.984 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sull’oro con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23PU67, livello di KO a 1.767,174 dollari e leva pari a 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
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