Trader e investitori rimangono in attesa dei dati dell’inflazione degli Stati Uniti di dicembre, che verranno pubblicati alle ore 14:30. Le misurazioni dell’indice dei prezzi al consumo potrebbero fornire qualche segnale sulle possibili prossime mosse della Federal Reserve.
Gli analisti intervistati da Bloomberg prevedono che l’inflazione degli USA cresca del 6,5% su base annua a dicembre, rispetto al +7,1% registrato a novembre. L’indice dei prezzi al consumo core è atteso in rallentamento su base annua, in rialzo del 5,7% a dicembre (dato precedente al 6%). Su base mensile, la componente core è attesa invece in rafforzamento dello 0,3% (0,2% a novembre).
La prossima riunione della Federal Reserve è in calendario per il 31 gennaio e 1° febbraio. Il presidente Jerome Powell, ha riaffermato la necessità di misure per contrastare l'aumento dei prezzi, sottolineando l'importanza di una Fed indipendente. Se l’inflazione risultasse superiore alle attese, i mercati potrebbero risentirne negativamente.
Gli investitori si aspettano che la Banca centrale USA rallenti il ritmo dei rialzi del costo del denaro nella prossima riunione di febbraio, anche se diversi funzionari hanno voluto precisare che la decisione "dipende dai dati".
Lato BCE, ieri il governatore della Banca di Finlandia, Olli Rehn, ha affermato che la BCE deve alzare ancora i tassi di interesse "in modo significativo" nelle prossime riunioni per contenere l'inflazione troppo elevata ( qui il calendario dei meeting della BCE).
"Ciò significa che i tassi dovranno essere aumentati in modo significativo nelle riunioni restanti di quest'inverno", ha affermato Rehn, in occasione di un webinar del Peterson Institute for International Economics. L’Eurotower ha aumentato i tassi di 2,5 punti percentuali da luglio e ha promesso un "ritmo costante" di rialzi nei prossimi mesi.
La BCE ha alzato le stime dell’inflazione al 6,3% quest’anno (in media dovrebbe raggiungere l’8,4% nel 2022), è emerso dal bollettino economico pubblicato oggi. I prezzi dovrebbero attestarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025.
Per quanto riguarda il dato core, cioè al netto di energia e prodotti alimentari, la misurazione dovrebbe attestarsi in media al 3,9% nel 2022 e salire al 4,2% nel 2023, prima di scendere al 2,8% nel 2024 e al 2,4% nel 2025.
Secondo gli esperti della BCE, una recessione sarebbe relativamente breve. L’economia dell’Eurozona potrebbe essersi contratta nel quarto trimestre del 2022 e potrebbe continuare a farlo nel primo trimestre del 2023.
La stima del Prodotto interno lordo è stata rivista al ribasso rispetto alle proiezioni di settembre. Nel complesso, le proiezioni vedono ora un PIL del 3,4% nel 2022, dello 0,5% nel 2023, dell’1,9% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025.
Infine, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ritiene che il costo del denaro dovrà ancora aumentare significativamente e a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un veloce ritorno dell’inflazione all’obiettivo a medio termine (2%).
Il cambio EUR/USD potrebbe continuare a mostrare una tendenza rialzista nel breve termine dovuta all’ottimismo sul rallentamento dell’inflazione e tassi degli Stati Uniti oltre all’apprezzamento dell’euro con la politica monetaria da falco della BCE. In questo contesto, vediamo ora come operare su EUR/USD secondo l’analisi tecnica.
Forex, EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del cambio EUR/USD si mantiene al rialzo dopo il rialzo avvenuto a fine settembre 2022 in area 0,95 dollari. Nel breve termine i corsi hanno evidenziato un importante segnale rialzista con la rottura della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati a maggio 2021 e febbraio 2022, ora transitante a 1,0500 dollari.
Vista la struttura tecnica, si potrebbero attendere segnali di forza sui vicini supporti per implementare strategie di matrice rialzista in linea con la tendenza rialzista di breve termine. A tal proposito è bene evidenziare anche un altro livello dinamico: la trendline ascendente che collega i minimi registrati il 3 novembre 2022 e il 6 gennaio 2023, ora transitante a 1,0568 dollari.
Da queste zone posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza in zona 1,08 dollari mentre un target più ambizioso potrebbe essere identificato a 1,10 dollari. Vediamo ora come operare su EUR/USD con i Certificati Turbo 24 di IG.
Forex, EUR/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 1,0550 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1,0460 dollari, mentre il target a 1,0800 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long su EUR/USD con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A233QH8, livello di KO a 0,964583 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di EUR/USD dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ( scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
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Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
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Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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