Colpo di scena per Tesla. Il colosso statunitense delle auto elettriche guidato da Elon Musk è stato rimosso dall’indice S&P 500 ESG Index, un paniere di azioni che replica il principale indice azionario USA, ma selezionando le società più in linea con i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG).
La società è stata pioniera dell'auto elettrica e ha convinto molti altre società a seguire la stessa strada verso i veicoli a emissioni zero. Alla luce dei progressi fatti dalle aziende rivali, S&P ha ritenuto che questo aspetto da solo non sia sufficiente per mantenere il titolo nel paniere ESG.
La prima critica mossa da S&P riguarda la mancanza di un piano di decarbonizzazione. Tesla ha certamente risolto il problema delle emissioni delle auto, ma non quello dell'inquinamento dei componenti necessari a produrre e ad alimentare le vetture a batteria.
L'estrazione dei metalli per le batterie è un processo a elevato impatto ambientale e sociale, poiché avviene spesso in Paesi dove le condizioni di lavoro sono estremamente precarie. S&P evidenzia inoltre la mancanza di un codice di condotta aziendale che stabilisca le procedure per una segnalazione trasparente delle violazioni e del verificarsi di casi di corruzione e concussione e pratiche anticoncorrenziali.
S&P sottolinea i rischi reputazionali e regolatori connessi agli incidenti mortali occorsi a proprietari di Tesla mentre utilizzavano la funzione di guida autonoma. Hanno pesato inoltre alcune accuse di discriminazione razziale e cattive condizioni di lavoro nello stabilimento di Freemont.
L'esclusione di Tesla dal paniere ESG potrebbe avere un effetto negativo sulle quotazioni in Borsa, l'indice S&P 500 ESG è infatti preso come riferimento da fondi attivi e passivi che gestiscono complessivamente 65 miliardi di dollari circa. Vediamo ora il quadro tecnico di Tesla e come operare.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Tesla continua a mostrare evidenti segnali di debolezza con i corsi che hanno violato nuovamente la linea di tendenza di lungo periodo che collega i minimi registrati a maggio 2021 e febbraio 2022, ora transitante a 740 dollari.
Nella seduta di contrattazioni di ieri a Wall Street le quotazioni di Tesla si sono portate in prossimità del supporto statico che conta i minimi di febbraio e quello registrato il 12 maggio scorso a 680 dollari. La tenuta di questo livello orizzontale sarà importantissimo per i compratori, i quali potrebbero mirare ad un rimbalzo di breve termine fino alla resistenza a 800 dollari.
In tal caso segnali di debolezza su questa resistenza potrebbero essere sfruttati per rientrare a mercato in direzione short, in linea con la tendenza ribassista in atto da inizio aprile. Vediamo ora come operare su Tesla con i Certificati Turbo 24 di IG.
Azioni Tesla: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 680 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 640 dollari, mentre il target a 800 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG su azioni, in particolare il Certificato Turbo Long su Tesla con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A22ZPY4, livello di KO a 630,7466 dollari e leva 8. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Tesla dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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