Tesla è sotto la lente dei trader e degli investitori nelle ultime settimane. Gli investitori hanno abbassato le valutazioni delle più grandi società del settore tecnologico a livello globale nel secondo trimestre, mentre i banchieri centrali hanno aumentato i tassi di interesse per combattere l’inflazione.
I grandi nomi della tecnologia sono diventati meno preziosi nel primo trimestre, con l’invasione russa in Ucraina che ha interrotto gli affari e aggiunto alle forniture complicazioni che erano già apparse durante la pandemia di Covid-19.
La situazione è peggiorata nel secondo trimestre quando la Federal Reserve è entrata in azione con aumenti del costo del denaro. Il produttore di veicoli elettrici Tesla ha subito il suo più grande calo trimestrale dalla sua offerta pubblica iniziale del 2010: il titolo è sceso di quasi il 38%.
A pesare sull’azienda guidata da Elon Musk vi sono inoltre i rinvii delle consegne di auto. La situazione industriale del mercato automotive è estremamente delicata, fra pandemia e guerra in Ucraina sono diversi i problemi che affliggono le catene di montaggio di tutto il mondo.
Ora sembra che anche la Giga Berlin di Tesla sta accusando il colpo, anche a causa di un difetto di fabbricazione. Tesla starebbe cancellando le consegne di diverse Model Y Performance tedesche. La società avrà anche raggiunto l'obiettivo di 1.000 unità a settimana, il problema è che molte di queste auto potrebbero presentare un problema hardware.
Si tratta infatti di difetti relativi alla sicurezza che non possono essere risolti con un update del software, quindi le vetture non possono essere consegnate prima che questo problema non verrà risolto fisicamente da Tesla.
Al momento la portata del problema che ha colpito le Tesla nella gigafactory in Germania non è stata chiarita: l’unica certezza è che sempre più nuovi clienti stanno lamentando ritardi nelle consegne, sintomo che qualcosa non sta funzionando nello stabilimento di Grünheide. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico e come operare con i Certificati Turbo 24 di IG.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Tesla rimane orientato fortemente al ribasso a Wall Street dopo l’inversione vista nelle precedenti sedute in area 760 dollari, a contatto con la linea di tendenza che collega i minimi di maggio 2021 e febbraio 2022, ora transitante a 760 dollari.
I corsi sembrano diretti ora verso l’importante supporto statico a 620 dollari, livello che conta i minimi registrati a maggio e giugno 2022. Segnali di forza da questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di matrice long di breve termine con target identificabile a 760-800 dollari.
Al contrario la violazione dei 620 dollari darebbe spazio ai venditori dapprima fino al test dei 540 dollari e successivamente all’area di concentrazione di domanda a 500 dollari. Vediamo ora come operare su Tesla con i Certificati Turbo 24 di IG.
Azioni Tesla: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 620 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 590 dollari, mentre il target a 750 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long su Tesla con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A2301K6, livello di KO a 577,92 dollari e leva 6. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Tesla dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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