Amazon ha annunciato un piano di investimento da 20 miliardi di dollari australiani (circa 13 miliardi di dollari USA) nei prossimi 5 anni per potenziare la propria infrastruttura di data center in Australia. L’iniziativa risponde alla crescente domanda di servizi di cloud computing e applicazioni legate all’intelligenza artificiale. Vediamo tutti i dettagli.
Amazon: l’investimento tecnologico più importante mai fatto in Australia
Secondo quanto dichiarato dalla stessa Amazon nel comunicato diffuso nel fine settimana, si tratta del più grande investimento mai effettuato in Australia da parte di un provider tecnologico globale. L’obiettivo è accelerare l’adozione dell’AI in tutto il Paese, aumentare la produttività e modernizzare l’infrastruttura digitale di aziende e istituzioni australiane.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha sottolineato come questo investimento rappresenti un’enorme opportunità economica per l’Australia. Oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro altamente qualificati, i data center supporteranno applicazioni complesse di calcolo e AI.
Secondo le stime del Dipartimento dell’Industria, Scienza e Risorse, AI e automazione potrebbero generare fino a 600 miliardi di dollari australiani all’anno per il PIL nazionale entro il 2030. Matt Garman, CEO di Amazon Web Services, ha descritto l’intelligenza artificiale come una “trasformazione irripetibile a livello generazionale”.
Ha aggiunto che Amazon è orgogliosa di contribuire a rendere l’innovazione digitale accessibile a tutti gli australiani, grazie a un’infrastruttura di scala globale. Per alimentare i nuovi data center, Amazon investirà anche nella costruzione di tre nuove centrali solari negli stati di Victoria e Queensland.
Questi impianti genereranno oltre 170 megawatt di energia elettrica. Una volta completati, Amazon disporrà di 11 centrali solari sul territorio australiano, con una capacità totale annua di 1,4 milioni di megawattora: energia sufficiente ad alimentare circa 290.000 abitazioni australiane ogni anno.
Amazon: in Australia un impegno di lungo periodo iniziato nel 2012
L’impegno di Amazon in Australia risale al 2012, con l’apertura della regione AWS Asia Pacific (Sydney). Negli anni successivi, l’azienda ha costruito nuovi centri a Melbourne, Perth e Sydney.
Inoltre, ha formato oltre 400.000 persone nel Paese, fornendo loro competenze digitali fondamentali per supportare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa. Vediamo ora l’analisi tecnica e la strategia operativa con i CFD di IG.
Azioni Amazon: analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
In questo nuovo appuntamento, Enrico Lanati ha deciso quindi di concentrarsi sulle azioni Amazon. Dopo una correzione significativa all’inizio dell’anno, c’è stata una forte ripresa, in linea con l’andamento generale dei titoli tech e dei mercati americani.
Siamo ora a un punto di svolta: bisognerà capire se ci sarà una nuova correzione - magari innescata da fattori geopolitici o dichiarazioni dei candidati USA - oppure se le aziende continueranno a crescere sostenute da utili solidi.
Personalmente, credo che una realtà come Amazon, che opera in regime quasi monopolistico in alcuni settori e che ha risorse economiche enormi per investire, sia destinata a rimanere redditizia nel lungo periodo.
A livello operativo, sono due i possibili scenari. Per quanto riguarda il lato short, se si ritiene che gli indici americani possano correggere, si potrebbe valutare un’operatività ribassista da area 215 dollari, con stop loss sopra i massimi recenti (220-225 dollari) e un target intorno ai 192 dollari, area che chiuderebbe un gap lasciato aperto.
Al contrario, per il lato rialzista, si potrebbe adottare un approccio attendista: aspettare che i prezzi tornino in area 190 dollari e iniziare a costruire una posizione long, eventualmente con ingressi scaglionati in caso di ulteriori ribassi. In questo modo si sfrutta un eventuale ritracciamento per posizionarsi in ottica di medio-lungo periodo.
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