Come ogni lunedì alle ore 18:00 si è tenuto il Webinar del Lunedi di Investire.biz. Questa settimana il seminario online è stato condotto da Riccardo Zago, che ha avuto come ospite trader Giancarlo Prisco. Collegato come di consueto dalla Spagna, Giancarlo ci ha aiutato a capire la situazione macroeconomica relativa ai mercati.
La Fed si sgancia dal target di inflazione al 2%
Una mossa storica quella annunciata dal Presidente della FED, Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole. L'istituto centrale si è di fatto sganciato dal target di inflazione al 2%, portandolo ad un obiettivo medio. Nel medio lungo-termine questa decisione dovrebbe favorire i rialzi di oro, euro e valute emergenti. A subire qualche contraccolpo potrebbero essere le Borse europee, che avrebbero la necessità di essere aiutate da un intervento della BCE. L'oro potrebbe beneficiare in misura maggiore delle scelte della Federal Reserve.
Nonostante il recente ritracciamento Il grafico continua a segnare dei minimi crescenti. Questo elemento lascia intendere che il movimento in corso sia un periodo di accumulazione prima di un ritorno ai rialzi. Se nel medio lungo termine le previsioni sono per una salita, nel breve il metallo giallo potrebbe segnare dei ribassi addirittura sotto area 1.900 dollari l'oncia. Se questo dovesse succedere si creerebbe una bella opportunità per accumulare oro, in vista di nuovi top storici. Per chi è interessato alle materie prime, vi è da considerare anche l'argento: tra i metalli preziosi è sicuramente uno di quelli che ha i migliori margini di apprezzamento.
Settimana cruciale per il DAX e per le Borse USA
L'indice DAX rimane sui massimi di periodo ma secondo Prisco non sono esclusi importanti ribassi, causati proprio dalla forza dell'euro che va a penalizzare le aziende europee. In questo senso la settimana in corso sarà cruciale. Il prossimo 4 settembre verranno comunicati i dati sui Non-Farm Payroll, che se più bassi delle aspettative potrebbero causare un'ondata di vendite sulle Borse. La situazione è molto diversa per il NASDAQ-100, il listino dei titoli tecnologici americani.
Fino a che non verrà trovato il vaccino contro il Covid-19 non sono previsti ribassi. Questa situazione sta giovando a tutte le aziende tech che, proprio grazie alle misure di contenimento messe in atto dagli Stati, sono di fatto le uniche realtà che continuano a generare ricavi. A spingere ulteriormente i prezzi dei titoli tecnologici sono gli acquisti di Tesla ed Apple, che hanno beneficiato di una crescita della domanda dopo le operazioni di frazionamento azionario.
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