Nel fine settimana appena trascorso sono
continuate le tensioni tra USA e Cina.
Dopo il caso TikTok il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è tornato ad accusare la superpotenza asiatica di non aver fermato in tempo il virus. Oltre a questo l’America ha dato il via libera alla vendita di armamenti e aerei militari a Taiwan, Paese che continua a subire le pressioni di Pechino, che vorrebbe annetterlo al suo territorio.
In questo quadro è saltato “per problemi di calendario” l’incontro tra Wahington e il Dragone previsto per gli scorsi 15 e 16 agosto, con le due Nazioni che avrebbero dovuto discutere dell’accordo di Fase 1 firmato solo a inizio 2020. Nel frattempo continuano gli aiuti delle Banche centrali all’economia. In particolare la
People’s Bank of China ha effettuato una nuova immissione di liquidità da 101 miliardi di dollari.
Sul fronte dei dati macroeconomici, è da segnalare come il
PIL del 2° trimestre 2020 del Giappone abbia deluso le attese segnando un -7,8% (stime a -7,5%). In questo avvio di ottava poco incline alla positività, con i contagi da Coronavirus che hanno superato la soglia dei 21,67 milioni di contagi, i futures sui principali indici di Borsa europei veleggiano intorno alla parità.
DAX: analisi tecnica e strategie operative
Dal punto di vista grafico le quotazioni
non sono riuscite a superare i massimi dello scorso luglio, fermate dal livello orizzontale a 12.921,5 punti, espresso dai minimi del 2 dicembre 2019, e dal transito della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 25 dicembre 2018 e del 14 agosto 2019.
Sebbene la tendenza sia ancora orientata al rialzo, la divergenza di inversione bearish sull’RSI settato a 14 periodi, l’impossibilità dei corsi di oltrepassare i top di luglio a 13.302,5 punti e la rottura della trendline disegnata con i minimi del 18 marzo e 13 maggio 2020 mettono in campo
diversi dubbi sulla possibilità delle quotazioni di mettere a segno una nuova fase ascendente.
In tale contesto un superamento di 13.090 punti aprirebbe la strada ad un ritorno verso i 13.800 punti, dove verrebbe effettuato il pullback del livello dinamico ascendente violato il 23 luglio 2020. Al contrario discese verso 12.120 punti prima e 11.920 poi, metterebbero sul tavolo di discese più consistenti, anche fino a 10.680 punti,
50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto il rimbalzo iniziato nella seconda metà di marzo 2020.
Nel breve periodo invece
un ritorno a 12.900 punti potrebbe essere sfruttato per valutare una strategia di natura short con stop loss individuabile a 13.025 punti e obiettivo a 12.670 punti.
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