Nella seduta di ieri i prezzi del FTSE MIB hanno rallentato la recente ascesa, riassorbendo parte del rialzo messo a segno da inizio settimana. L’ultima giornata dell’ottava è iniziata con la pubblicazione delle vendite al dettaglio in Cina, che a luglio hanno deluso le attese di un progresso a +0,1% attestandosi a -1,1%. Dal Dragone arrivano anche misurazioni sotto le stime per la produzione industriale di luglio, che ha toccato quota 4,8% contro previsioni a +5,1%.
Nel frattempo continua lo stallo al Congresso USA tra Repubblicani e Democratici sull’entità del pacchetto di aiuti per tentare di risollevare l’economia dall’impatto del Coronavirus, che nel Paese ha contagiato oltre 5,2 milioni di persone, uccidendone 167.113. Nel dettaglio la Presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha dichiarato che le discussioni non riprenderanno fino a che Washington non accetterà la proposta di un pacchetto di stimoli da 2.000 miliardi di dollari. Buone notizie arrivano invece dai dati sull’occupazione statunitense, con le richieste di sussidio di disoccupazione scese a quota 963mila unità. Era da metà marzo 2020 che il dato non scendeva al di sotto del milione di unità.
FTSE MIB: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista prettamente grafico i recenti rialzi delle quotazioni dell’indice FTSE MIB sono riuscite a fornire un segnale positivo. I prezzi hanno infatti effettuato la violazione della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 18 febbraio e 20 luglio 2020 e di quella che unisce i minimi del 24 e 30 luglio 2020.
Per i compratori l’ultimo ostacolo da superare è rappresentato dai massimi del 20 luglio 2020 a 21.115 punti, 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato sull’intero crollo di fine febbraio-inizio marzo scorsi. Al momento sembra che i corsi stiano effettuando un tentativo di pullback del livello dinamico discendente menzionato prima, dove transita anche la trendline che unisce i lows del 15 e 22 marzo 2020 e da dove potrebbe ripartire la fase ascendente.
Al contrario una discesa al di sotto di 19.716 punti potrebbe mettere sotto pressione le quotazioni, che avrebbero la possibilità di tornare verso il livello orizzontale a 18.865 punti, espresso dai minimi del 24 giugno 2020. Nel breve periodo si potrebbero valutare strategie di natura long se dopo un arrivo a 19.820 punti i prezzi dovessero rivelarsi in grado di superare i 20.000 punti.
In tal caso lo stop loss sarebbe localizzato a 19.600 punti, mentre l’obiettivo a 20.500 punti. Se invece i corsi dovessero arrivare a 19.760 punti, vi sarebbe la possibilità di tornare a valutare strategie di natura short con stop loss a 20.600 punti e obiettivo a 18.870 punti.
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