Il mese di luglio 2020 è stato piuttosto interlocutorio per gli operatori, che su diversi indici di Borsa hanno interrotto la serie di barre mensili positive in atto dallo scorso aprile. Il focus degli investitori si è concentrato su due elementi: in primis l’andamento dei contagi da Coronavirus (arrivati a oltre 18 milioni nel mondo) e sulle relative ricadute sul sistema economico, il secondo fattore monitorato sono le crescenti tensioni commerciali tra USA e Cina.
In particolar modo, ricordiamo come la scorsa settimana si siano fatti vedere gli effetti economici della pandemia sulle economie, con il PIL americano che si nel 2° trimestre 2020 si è contratto del 32,9%, il dato peggiore della storia. Per il Vecchio Continente non è andata meglio, con Germania e Italia che nel periodo aprile-giugno 2020 hanno perso rispettivamente il 10,1% e 12,4%.
Per quanto concerne il fronte tensioni tra USA e Cina è da ricordare come siano state disposte le chiusure del Consolato cinese a Houston e di quello americano a Chengdu. Luglio 2020 verrà anche ricordato come il mese in cui si è chiuso il Consiglio Europeo più lungo della storia. Dopo 5 giorni di trattative, i 27 Capi di Stato e di Governo del Vecchio Continente hanno raggiunto un accordo per un Recovery Fund da 750 miliardi di euro al fine di aiutare la ripresa delle varie economie affossate dal virus.
FTSE Mib: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico le quotazioni mensili del FTSE Mib mostrano un quadro interessante. Con luglio 2020 i prezzi hanno effettuato il pullback della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi di giugno 2012 e gennaio 2016 con un modello di Shooting star.
Questo pattern potrebbe innescare un nuovo movimento ribassista per il principale indice di Borsa italiano, con le vendite che potrebbero accelerare dopo la rottura dei minimi di luglio, segnale che confermerebbe il segnale di analisi candlestick menzionato prima. In tal senso, una seconda gamba discendente dopo il movimento ribassista iniziato con il rifiuto della resistenza a 24.558 punti avrebbe la possibilità di riportare i corsi verso il supporto storico a 12.332 punti, espresso dai minimi di febbraio 2009.
Tenendo in considerazione il lungo periodo, si potrebbero valutare strategie di ampio respiro di natura short alla violazione di 18.900 punti. Lo stop loss sarebbe localizzato a 21.800 punti, mentre l’obiettivo principale a 15.850 punti. Il target più ambizioso sarebbe invece identificabile a 15.200 punti.