Tassi invariati in Sudafrica all'8,25% in linea con quello che si aspettava il mercato dopo che l’ultimo appuntamento di luglio aveva presentato una netta spaccatura tra i membri del consiglio direttivo della SARB. L’inflazione ritornata nel range 3-6% e un’economia che mostra segnali di stagnazione non sembrano lasciare grandi margini a una banca centrale che deve cercare di governare un fenomeno di alta inflazione oggi ritornata al 4,8% sia nella versione generale che in quella core. Per entrambi i numeri si tratta di un modestissimo rialzo dai prezzi al consumo di luglio (4,7%) tale da non impensierire la SARB. Cibo, casa e utilities sono le voci di costo che hanno mostrato aumenti superiori alla media, mentre per i trasporti praticamente il dato è stato flat.
USA-Sudafrica, politiche monetarie divergenti
Considerando la politica monetaria americana ancora impostata verso un approccio rigido per tutto il 2023 e buona parte del 2024, sarà difficile assistere ad una SARB più morbida sui tassi proprio per evitare di colpire al cuore un rand sudafricano non lontano dai minimi storici contro dollaro e naturalmente causa di inflazione importata in Sudafrica nei mesi scorsi. A preoccupare principalmente il Governo è però la crescita, anemica e riflesso di quel rallentamento cinese che sta colpendo diversi paesi emergenti fornitori di commodity verso Pechino.
Per quello che riguarda il cambio UsdZar dobbiamo tenere in considerazione il suo stretto legame anche con la volatilità dei mercati azionari oltre che il ridotto vantaggio di rendimento verso i Treasury decennali USA. Storicamente il rand non si muove in territorio positivo quando le borse entrano in fibrillazione come sta succedendo negli ultimi giorni. D’altro canto, va apprezzata la capacità di contenimento delle resistenze di area 19,50 nonostante un differenziale tassi che rende meno appetibile la pratica del carry trade finanziandosi nei carissimi dollari Usa per acquistare carta sudafricana.
USDZAR: il quadro tecnico
L’analisi tecnica sembra suggerire quindi un approccio di prudenza, con la possibilità di accumulare rand confidando non solo nella tenuta di area 19,50, ma anche nello sfondamento della up trend line che passa dalle parti di 18,8. A quel punto una discesa di UsdZar fino ai reali obiettivi di questo movimento auspicabile verso il basso, ovvero i minimi estivi posizionati poco sotto 17,50, sarebbero lo scenario più probabile.
Considerando che sta per iniziare il periodo storicamente negativo in termini stagionali per il dollaro americano la cui estensione potrebbe durare fino alla fine dell’anno, l’ipotesi di un repricing del rand non sembra così improbabile. Considerando comunque il trend ancora negativo, un ritorno in zona 19,20/19,30 potrebbe rappresentare l’occasione migliore per andare short su UsdZar con rigido stop loss sopra 20.