Dopo un primo trimestre in cui le indicazioni contrastanti arrivate dai consumi (-3,2%) e dal settore servizi (+2,7%), che rappresenta due terzi dell’economia, avevano spinto il Pil in rosso dello 0,2%, l'indicatore nel secondo trimestre è tornato a salire.
Nonostante le vendite al dettaglio del secondo quarto del 2022 abbiano evidenziato un rosso del 2,3%, tra aprile e giugno il Pil ha scongiurato la caduta in recessione tecnica con una crescita trimestrale dell'1,7%.
Se da questo punto di vista la caduta in recessione sembrerebbe esser stata evitata, il deficit delle partite correnti si conferma, con un -7,7%, in deciso territorio negativo (il -8,8% del primo trimestre ha rappresentato il dato peggiore dal 2008).
Nuova Zelanda: riflettori puntati sulla banca centrale
Il rallentamento economico cinese sta pesando sulla seconda economia oceanica, fortemente dipendente dalla domanda di commodity in arrivo da Pechino.
L’appuntamento a questo punto è fissato per il 5 ottobre, quando la banca centrale sarà chiamata a decidere sul livello dei tassi. Il mercato continua a stimare un rialzo nel costo del denaro di 50 punti base al 3,5% ma le curve swap hanno ridimensionato nettamente il picco previsto sui tassi dal 4,5% al 4%.
Per il kiwi, ovvero il rapporto di cambio NzdUsd, la caduta è ormai ininterrotta da sei mesi consecutivi. Se il minimo intramese di 0,55 di marzo 2020 è ancora lontano, una chiusura di settembre sotto 0,59 riporterebbe il dollaro neozelandese a livelli, sempre di chiusura, che non si vedevano dal 2009 confermando graficamente un’inversione definitiva della tendenza bullish che ha accompagnato il cambio NzdUsd negli ultimi 20 anni.
Come nel caso del dollaro USA, anche in quello con il dollaro australiano a pesare è il restringimento del differenziale tra i tassi. La contrazione dello spread tra Aud e Nzd ha favorito la divisa australiana che ha vissuto un 2022 all’insegna del bull market.
Come ben visibile a livello grafico, ci troviamo di fronte ad una resistenza chiave. La storia degli ultimi sette anni consiglierebbe un trade "sell Aud buy Nzd". In caso di break sopra 1,13, il kiwi che entrerebbe in una fase decisamente negativa da assecondare con una classica operazione di stop and reverse.
Il consiglio in questi casi è sempre quello di tentare di cavalcare la tendenza di lungo periodo (quindi il trading range) ponendo una grande attenzione agli stop loss che devono essere rigidi e soprattutto rispettati.