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Il Brasile ha tagliato ancora i tassi portandoli al livello più basso di sempre
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L'ottimismo della Banca Centrale sulla crescita 2020 si è riflesso in uno stop nel ribasso del Real
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Gli effetti del corona virus potrebbero però rovinare i piani brasiliani vista la forte dipendenza verso l'import cinese
Il Brasile ha tagliato i tassi ai minimi di sempre ed il mercato ha apprezzato questa scelta proprio nel momento in cui gli effetti del coronavirus sui prezzi delle commodities si sono fatti più brutali. Petrolio, metalli e le altre commodity agricole hanno subito ribassi consistenti e soprattutto hanno mostrato una scarsa capacità di reazione nell’ultima settimana, capacità che invece ha accompagnato il mercato azionario. Purtroppo per il Real le materie prime contano e parecchio nel suo andamento.
Ma perché il mercato ha apprezzato il taglio dei tassi? Il motivo è legato allo statement della Banca centrale brasiliana. I tassi infatti sono scesi al 4,25%, il livello più basso di sempre e solo 50 punti base al di sopra del tasso di inflazione. Quello che ha colpito i mercati in positivo è stata la visione ottimistica della crescita 2020 del Brasile espressa dal Banco do Brazil.
Nel comunicato finale dell'istituto centrale è emerso che risulta appropriato interrompere il processo di ribasso nel costo del denaro dopo 17 tagli nel Selic rate a partire da ottobre 2016. Il motivo di questo stand by è da ricercare nella previsione di crescita 2020 del 2,2%, in salita rispetto al precedente 1,8%. In effetti i dati PMI manifatturieri hanno confermato questa tendenza di lieve ripresa passando da 50.2 a 51 punti. Stesso discorso per il PMI servizi salito a 52.7 punti, livello più alto dell’ultimo anno.
Brasile: l'economia vista in crescita ma rischio legato alla Cina
E quindi se i tassi non scendono più e la crescita è prevista in miglioramento il Real rappresenta in teoria una buona occasione di investimento considerando che ha appena ritoccato i minimi storici sul Dollaro. Considerazione giusta ma che non tiene conto degli effetti che il rallentamento cinese potrebbe esercitare sull’economia brasiliana. La Cina è il principale importatore di merce brasiliana rappresentando il 27% dell’export del paese sudamericano, più del doppio degli Stati Uniti (12%) e quattro volte la domanda dell’Argentina (6%).
Ovviamente le materie prime rappresentano una quota rilevante e lo stop del commercio con la Cina rischia di annacquare e di molto le prospettive brasiliane. Non ci resta che affidarci all’analisi tecnica per capire come e se intervenire lunghi sul Real.
Il cambio UsdBrl continua a rimanere vicino ai massimi storici e potremmo anche pensare ad un doppio massimo in formazione. Naturalmente in questi casi servono conferme e queste arriveranno solo sotto quota 4, ovvero i minimi di inizio gennaio nonché media mobile a 200 giorni. A quel punto il trade long di Real Brasiliano potrebbe assumere consistenza con un target di profitto del 6-7% da posizionare attorno ad area 3.65. Chi vuole giocare d’anticipo fin da ora può tentare lo short UsdBrl premunendosi con un stop loss ravvicinato, scelta non sempre semplice quando si trattano currency emergenti come il Real.