Il cambio EUR/USD rimane al centro delle attenzioni dei trader in queste prime sedute di contrattazioni della settimana. Il cambio principale è stato appesantito da una parte dal dollaro USA, che rimane ben supportato dall’accettazione che la Fed potrebbe mantenere i tassi alti più a lungo, e dall’altra dall’incertezza politica in Europa dopo la decisione del presidente francese Macron di convocare elezioni anticipate.
L’EUR/USD rimane al bivio in attesa dei dati sull’inflazione USA e la riunione della Fed in agenda domani. Il CPI è atteso stabile al 3,4% a/a, mentre il dato core in calo dal 3,6% al 3,5% a/a, ancora lontani dall’obiettivo del 2%.
Il mercato non si aspetta variazioni sui tassi di interesse, dunque gli operatori saranno concentrati sulle parole del presidente Jerome Powell, sulle nuove proiezioni macroeconomiche e sui dot plot. Intanto sono calate le attese per un taglio dei tassi a settembre, ora a circa il 51% secondo il CME FedWatch Tool.
I funzionari della Fed probabilmente attenderanno maggiori segnali di raffreddamento dell’economia prima effettuare un taglio al costo del denaro. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Forex, EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Il cambio EUR/USD appare debole dopo la netta violazione della linea di tendenza che collega i minimi registrati il 1° e il 30 maggio, ora transitante a 1,0845. Le quotazioni del cambio principale hanno effettuato un timido rimbalzo a contatto del supporto statico a 1,0740, anche se rimangono evidentemente impostate al ribasso nel breve termine.
Guardando la stagionalità, analizzata con la piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati vedono una fase di debolezza fino a metà giugno, seguita da una possibile ripartenza di breve fino che potrebbe estendersi fino a fine mese.
Posizioni in acquisto intraprese dai supporti orizzontali a 1,0740 o 1,0775 potrebbero avere come primo obiettivo area 1,0860. Un target più ambizioso potrebbe essere collocato invece sulla resistenza orizzontale a 1,0910.
Il quadro tecnico fornirebbe ulteriori indicazioni ribassiste con la violazione di 1,0740, movimento che potrebbe trasportare i corsi al test della successiva area di concentrazione di domanda a 1,0635, supporto lasciato in eredità dai minimi segnati a metà aprile.
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