Non è la prima e forse non sarà nemmeno l’ultima. La banca centrale svedese ha aumentato come da previsioni i tassi di interesse di 75 punti base, ma ha messo un accento "hawkish", ovvero particolarmente aggressivo, sulle prossime manovre.
L’inflazione non è vinta e serve di più sul fronte della politica monetaria. Parole già sentite in Nuova Zelanda la settimana scorsa e che sembrano mettere in dubbio ciò che i mercati stanno scommettendo con forza sulla Fed e sulla volontà della banca centrale americana di rallentare il passo dell’aumento del costo del denaro a breve.
La scorsa settimana proprie le valute scandinave sono state le migliori contro euro, in un periodo in cui la moneta unica europea è stata comunque pimpante. E il motivo si chiama tassi di interesse e relativa decisione della Riksbank, la banca centrale con sede a Stoccolma.
EUR/SEK: focus su quota 10,65
La divisa svedese ha saputo sfruttare la decisione della banca centrale di alzare i tassi di 75 punti base. Il costo del denaro è stato portato al 2,5% ma soprattutto è stato rivisto al rialzo il “path”, ovvero il sentiero previsto di aumento nei tassi per i prossimi anni. L’autorità monetaria svedese ha deciso di spostare il suo obiettivo al 3% entro aprile 2023, confermando anche che si dovrebbe rimanere su questi livelli per tutto il 2024. Un segnale di volontà di abbattere un’inflazione ancora troppo alta che però peggiorerà il tasso di crescita dell’economia prevista in contrazione del 1% nel 2023. Confermato anche lo stop al piano di riacquisto titoli entro la fine dell'anno, in pratica verrà messa la parola fine al QE.
Il messaggio più hawkish del previsto della Riksbank ha favorito, o meglio sarebbe dire rinforzato, i progressi della corona che contro euro si allontana decisamente dalla pericolosa quanto importante soglia di 11. Altro fattore molto interessante in prospettiva fine anno la stagionalità che tipicamente vede la divisa scandinava ben comprata dal mercato nell’ultimo mese dell’anno.
Il grafico, anche di lungo periodo, non scioglie la prognosi sul potenziale bull market della SEK. La corposa candela rialzista della scorsa settimana è stata quasi interamente ricoperta, ma soprattutto gli amanti delle candele giapponesi avranno già individuato il pattern bearish dei “tre corvi neri”. Infatti, nelle tre settimane precedente il rimbalzo, il mercato aveva messo ben in chiaro che una SEK sopra 11 non sarebbe stata gradita. La candela rialzista dell'ottava precedente è stata quindi interpretata come una interessante finestra di ingresso con EUR/SEK di nuovo respinto dalle resistenze. Sotto 10,65 sarà vero e proprio bear market per EUR/SEK.