Solo un mese fa avevo scritto un articolo dedicato a EUR/JPY, nel quale segnalavo area 142 come l’ideale punto di ingresso long per i trend follower. Mai mi sarei aspettato di arrivarci così velocemente e soprattutto con una decisione decisamente sorprendente da parte della Bank of Japan che ribalta il tavolo.
Questo l’estratto di quell’articolo “Questo comportamento di solito prelude ad un movimento nella direzione opposta del trend, quindi verso il basso, con un tentativo di violare la linea di supporto principale. Se con successo o meno lo capiremo, ma non escludo a questo punto un interessamento di zona 142 dove i trend follower potranno rimettersi al lavoro”. Vediamo i fatti.
Bank of Japan: ecco le decisioni che hanno sconvolto i mercati
Nella primavera del 2023, la BoJ sostituirà il suo attuale Governatore, Kuroda. La politica sembrava già orientata a modificare quella rigidità che finora aveva contraddistinto la Banca centrale giapponese nel mantenere la barra dritta sul tasso zero. L’inflazione in Giappone ha superato il 3% e sta falciando i salari reali della popolazione. Gli elettori sono scontenti: non agire nel tentativo di calmare questa delicata fase sembrava una forzatura, oltretutto strozzata dall’obiettivo di mantenere a tutti i costi i rendimenti dei bond a zero percento con un margine di flessibilità massimo di 0,25%.
Con le attuali condizioni del mercato obbligazionario che spinge i rendimenti globali verso l’alto a causa dell’inflazione e delle politiche monetarie restrittive di tutte le Banche centrali (tranne il Giappone e la Cina), la pressione sulle obbligazioni nipponiche era altissima. La sola notizia di alzare il cap a 0,5% ha scatenato le vendite di bond adeguando i rendimenti al nuovo livello ma soprattutto favorendo una corsa all’acquisto dello yen. Perché questo? Una mossa di questo tipo non può che preludere ad un cambio di passo anche sui tassi di interesse, oltre a drenare denaro dai mercati finanziari.
Per moderare l’inflazione serve ben altro, e garantire flessibilità al rialzo nel tasso di interesse dei bond significa preparare il mercato a una stretta. Non a caso i tassi swap hanno immediatamente prezzato un rialzo a marzo 2023. Kuroda ha quindi voluto lasciare un segno anticipando l’inevitabile e allontanando lo yen da quella zona di pericolo che aveva costretto la BoJ a ripetuti interventi di acquisto sul mercato per frenare il ribasso oltre quota 150 contro dollaro.
EUR/JPY: analisi tecnica e livelli trading
EUR/JPY sta disegnando una figura veramente interessante. La formalizzazione di un testa e spalle ribassista con tanto di rottura ribassista della trendline cambia completamente la prospettiva. In caso di chiusura del mese di dicembre sotto 142 scorgiamo una prima proiezione in area 136.
Quello a mio modo di vedere è il primo concreto obiettivo dell’inizio del 2023, con il mercato che andrà a speculare su quanto la Banca centrale giapponese modificherà nei prossimi mesi l’asticella dei tassi di interesse. Se questo è l’antipasto alla fine del carry trade lo vedremo presto da altri cross come AUD/JPY e NZD/JPY. Certamente i mercati non avevano bisogno di questa pessima notizia: un’altra Banca centrale che decide di ritirare liquidità.